rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Turno serale per i vigili: il «voltafaccia» di Possamai sulla graticola dei sindacati

Mentre la Cgil-Fp bacchetta il sindaco berico, che avrebbe confermato il prolungamento del servizio prima del tavolo di concertazione, la Cub spara a palle incatenate contro palazzo Trissino e annuncia lo sciopero: frattanto la giunta prova a dipanare la matassa della carenza dei medici di famiglia denunciata dai residenti del quartiere Ferrovieri

Le recenti uscite sui media locali del sindaco di Vicenza, il democratico Giacomo Possamai, in tema mantenimento del turno notturno per la polizia locale già propugnato dalla precedente amministrazione di centrodestra ha scatenato la reazione dei sindacati, da sempre contrari alla novità. La Cgil-Fp con una nota diramata ieri 6 luglio è già sulle barricate mentre la sigla di base Cub in queste ore ha addirittura annunciato lo sciopero dello straordinario. Per la nuova giunta di centrosinistra si materializza così una delle prime grane di una certa entità dopo la vittoria alle comunali del 29 maggio. Frattanto l'esecutivo si sta cimentando anche con un'altra magagna, quella della mancanza di medici di famiglia in zona Ferrovieri: la rogna per vero è solo in parte di competenza comunale perché il grosso della partita è in capo all'Ulss 8 e alla Regione Veneto. Tuttavia la durezza della interlocuzione del nuovo primo cittadino con l'azienda sanitaria potrebbe fare o non fare la differenza rispetto ad una querelle che aveva incendiato la campagna elettorale.

LA FRECCIATA
«Apprendiamo, con sorpresa e non poco disappunto, che il sindaco neo-eletto del Comune di Vicenza ha intenzione di confermare il terzo turno notturno per la Polizia Locale. Siamo francamente stupiti per essere venuti a conoscenza di questa scelta a mezzo stampa dopo che il capo dell'esecutivo municipale in occasione di un incontro con i delegati dei lavoratori e con le organizzazioni sindacali di alcune settimane fa, aveva dichiarato che avrebbe aperto un tavolo di confronto sulla delicata situazione del comando di via Soccorso Soccorsetto. Il terzo turno notturno rappresenta solo la punta dell'iceberg».

Sono queste alcune delle parole usate in una nota di fuoco diramata ieri da Giulia Miglioranza, la segretaria per il Vicentino di Cgil-Fp, la sigla che in seno alla stessa Cgil tutela i dipendenti della funzione pubblica. La segretaria parla di un vero e proprio voltafaccia di Possamai soprattutto quando spiega che in prima battuta quest'ultimo aveva dato conto di voler «tenere aperto il dialogo con chi rappresenta lavoratori e lavoratrici».

LA BORDATA
Altrettanto dura è Maria Teresa Turetta, la segretaria veneta del sindacato indipendente Cub. Le sue parole pesano come pietre anche perché quella sigla è di gran lunga la più rappresentativa tra i lavoratori municipali. Pure Turetta ai taccuini di Vicenzatoday.it parla apertis verbis «di voltafaccia e di scelta irragionevole» da parte del primo cittadino. «Dopo le sfacciate dichiarazioni sulla stampa di Giacomo Possamai - spiega la dirigente sindacale annunciando il prosieguo della protesta nei termini della astensione dal lavoro - sul mantenimento del turno serale notturno della Polizia Locale di Vicenza la Cub proclama per un altro mese lo sciopero dell'orario straordinario. La lotta è l'unica arma in mano ai lavoratori del comando».

E ancora. «È sempre più evidente - incalza la segretaria - come Possamai, sua la delega alla sicurezza, sia l'altra faccia della precedente amministrazione in tema di disprezzo delle maestranze e della poca sensibilità dimostrata nell'affrontare tematiche che gli sono note da tempo». In questa vicenda un giro di boa potrebbe essere rappresentato dall'incontro del 14 luglio. In quella data infatti è previsto un tavolo di confronto con le parti proprio per parlare del mantenimento o meno del turno «serale-notturno».

RETROGUSTO ELETTORALE
La questione peraltro ha un retrogusto politico non di poco conto. Durante la campagna elettorale al Comando di contrà Soccorso Soccorsetto un gruppo di lavoratori più vicini «al sentiment» democratico e ad alcuni settori della Cgil, avrebbero sponsorizzato presso i colleghi le proposte di Possamai per le politica della sicurezza, identificando quest'ultimo come colui che sarebbe stato in grado di superare una impasse generata dall'ex sindaco Francesco Rucco a capo di una coalizione di centrodestra. Le espressioni di gioia di alcuni dipendenti durante i festeggiamenti per la vittoria di Possamai, reputato a torto o a ragione per la sua origine di centrosinistra più vicino alle istanze dei lavoratori, «parevano un buon viatico» per la soluzione del contenzioso anche se, per vero, durante la campagna lo stesso Possamai mai aveva fatto aperture degne di questo nome sulla possibilità di fare un passo indietro sul turno serale. Che viene visto malissimo dai sindacati per tre ragioni fondamentali.

TRE PUNTI DI FRIZIONE: UN DANNO PER I CITTADINI
Uno, il personale è troppo scarso per non mettere a repentaglio l'incolumità dei vigili urbani o la qualità di altri servizi che verrebbero così lasciati sguarniti con gravi disagi per i cittadini utenti. Due, l'età media del personale è troppo alta e le sei assunzioni annunciate di recente da Possamai in una intervista a Tva Vicenza «sono sì e no una goccia d'acqua in un oceano». Tre, questo tipo di servizio, sia sul piano contrattuale che della formazione, è molto più affine alle caratteristiche in capo alle divise della Polizia di Stato e dei Carabinieri.

L'AUSTERITY NEL MIRINO: IL CONFLITTO A FUOCO E IL FERIMENTO DI FRUSTI
E non è pensabile, sostengono ancora i sindacati, che le croniche carenze dei due corpi, siano scaricate sulla polizia locale. Si tratta di un andazzo, ascrivibile «alle devastanti ed inutili politiche di austerity in auge da decenni rispetto alle quali per anni i sindaci di ogni colore politico hanno deciso di scaricare» sulla polizia locale incombenze tipiche dei corpi di polizia statali, anche per «bieche ragioni di consenso elettorale»: spesso «con risultati catastrofici» come quello del ferimento in un conflitto a fuoco dell'agente Alex Frusti a Fara Vicentino.

Questo almeno è il tenore della denuncia indirizzata alla politica da Giovanni Novello, un dirigente vicentino della Cub non più tardi del 28 aprile. Alla base di tutto, denunciano da anni i sindacati, ci sono le politiche dei governi di ogni colore, tese a ridurre le spese sociali e quelle per alcuni importanti servizi pubblici, lasciando invece crescere quelle relative alle grandi opere o al comparto militare.

IL «BALLON D'ESSAI»
Rimane da capire se l'uscita di Possamai sia stata spontanea o se invece, suggerito dai suoi spin doctor, il primo cittadino «abbia lanciato per aria un ballon d'essai» per capire a quale correnti, più o meno turbolente, sarà costretto ad affrontare nel contenzioso con i lavoratori.

L'AFFAIRE VIA FINCATO
Ad ogni buon conto in queste ore la giunta Possamai sta cercando di venire a capo di un altro dossier bollente. Quello della cronica mancanza di medici di famiglia nel quartiere Ferrovieri. Il caso deflagrò in piena campagna elettorale grazie ad una inchiesta di Vicenzatoday.it pubblicata il 4 maggio.

E il problema è lungi dall'essere risolto. In una nota diramata l'altro ieri il sindaco ha spiegato di essersi messo alacremente al lavoro, d'intesa con la giunta e con la municipalzzata Amcps, per riqualificare lo stabile di via Fincato che ospitava la medicina di gruppo. Stando alla nota il primo cittadino si è lamentato del fatto come la inziativa volta alla riqualificazione caldeggiata dalla precedente amministrazione fosse solo allo stadio larvale. E in questo senso ha annunciato tutta una serie di interventi edilizi tesi a rendere fruibile la struttura.

IN BALLO «QUATTROMILA PERSONE»
La questione di fondo però è che stabile ristrutturato o meno mancano all'appello diversi medici che hanno lasciato senza copertura ordinaria ben «quattromila persone» che si sono dovute arrangiare o con la guardia medica o cercando un sostituto o ricorrendo, ove possibile, ai privati o rinunciando addirittura alle prestazioni tout-court. Durante la campagna elettorale, da parte dell'utenza, non mancarono le proposte alternative come quella di una convenzione speciale che permettesse al Comune di conferire un incarico a quattro medici liberi professionisti. Ma è rimasta lettera morta.

In un contesto del genere però il peso specifico di un comune come quello di Vicenza rimane più o meno lo stesso indipendentemente dal colore politico della maggioranza. Ed è per questo che da giorni si stanno levando le voci della base elettorale, a partire da quella del Pd ma non solo, affinché Possamai «incalzi senza tregua l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin della Lega». Che il sindaco conosce molto bene visto che sino a qualche settimana fa sedeva in consiglio regionale come capogruppo del Pd: ossia di portavoce de facto di tutta l'opposizione di centrosinistra.  

POLITICHE «NEOLIBERISTE»: SOTTO ACCUSA UNA CONDOTTA BIPARTISAN
Allo stesso modo, questo denunciano i residenti, anche l'Ulss e la Regione, alle quali spetta in realtà l'onere di cercare i professionisti per sostituire quelli che hanno abbandonato la medicina di gruppo, sono rimaste de facto al palo: anche perché da anni il bilancio sanitario della Regione Veneto comincia a mostrare crepe preoccupanti.

Il problema era tornato d'attualità dopo un recente convegno organizzato dallo Spi, la confederazione che tutela i pensionati in seno alla Cgil, organizzato a Caltrano il 29 giugno. In quel caso a sparare a palle incatenate su palazzo Balbi e più in generale sulle defaillance della sanità pubblica, passata alla garrota «anche per le politiche neoliberiste» messe in campo da ogni governo almeno un quarto di secolo a questa parte, era stato Andrea Crisanti. Già infettivologo e docente universitario a Padova, il professore alcuni mesi fa è stato eletto senatore come indipendente nella fila del Pd.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Turno serale per i vigili: il «voltafaccia» di Possamai sulla graticola dei sindacati

VicenzaToday è in caricamento