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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Piano Baxi-Pengo, le polemiche schizzano a mille

Dopo la battuta d'arresto patita nel consiglio comunale della città del ponte di una delibera che avrebbe dato il là ad una partita urbanistica «da decine e decine di milioni di euro» la tensione politica non si placa: mentre sulla vicenda intervengono Poletto, Ierardi e la Cisl

«Se davvero volesse capire le motivazioni di ogni singolo voto dovrebbe avere l'umiltà di ascoltare gli interventi in Consiglio comunale, se poi volesse anche capire il perché, fino all'ultimo, chi poteva fare piccoli passi in avanti verso una soluzione, che avrebbe visto favorevoli un numero sufficiente di consiglieri comunali, non li ha fatti, allora dovrebbe farsi raccontare della trattativa del giorno precedente la seduta e chiedere conto a chi ha preferito rimanere fermo nella sua posizione». Ha usato queste parole ieri 31 luglio il consigliere comunale Riccardo Poletto che a Bassano del Grappa milita nelle fila della opposizione. L'intervento, pubblicato sulla pagina Facebook dello stesso consigliere è una risposta secca ad Alessandro Bordignon, presidente del mandamento confindustriale della città del ponte, che aveva duramente criticato i consiglieri comunali che alcuni giorni fa avevano detto no ad un atto di indirizzo dell'assise che de facto costituiva il prologo per una maxi variante urbanistica in zona San Lazzaro. Il caso sta tenendo banco da giorni. Sull'argomento il 30 luglio è intervenuto anche il coordinatore di Fdi per il Vicentino Mattia Ierardi. Il quale, pur riconoscendo le defaillance interne alla maggioranza di centrodestra bassanese se l'era presa con l'opposizione di centrosinistra accusandola di non aver votato una delibera che in qualche modo mette a rischio i posti di lavoro della Baxi spa. Che chiede di potersi espandere. Un'operazione che viene vista positivamente dalla Uil e dalla Cisl: il cui segretario provinciale Raffaele Consiglio sul GdV di oggi in pagina 26 ha attaccato i detrattori del piano. Piano sul quale invece non si è mai spesa la Cgil e sul quale da settimane si sono scatenate le ire del fronte ecologista che lo ritiene una maxi speculazione urbanistica «da decine e decine di milioni di euro» celata da progetto di natura industriale. Ieri peraltro sempre Il Giornale di Vicenza in pagina 16 aveva dato ampio risalto ad una raccolta di firme avviata nei rioni San Marco e Ca' Baroncello a favore del piano urbanistico proposto dalla stessa Baxi.

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