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Rimborsi Fir: Ugone bracca Meloni

Durante il Vinitaly in corso nella città scaligera il presidente di «Noi che credevamo nella banca popolare di Vicenza e in Veneto banca» ha avvicinato la premier: alla quale ha chiesto lumi sui fondi destinati a indennizzare i risparmiatori colpiti dai collassi delle ex popolari

Durante il Vinitaly in corso oggi 15 aprile alla fiera di Verona il premier Giorgia Meloni (Fdi) è stata bersaglio di una «improvvisata bonaria» da parte del vicentino Luigi Ugone nella sua veste di presidente della associazione Noi che credevamo nella Banca popolare di Vicenza e in Veneto banca». Ugone, noto alle cronache come volto di spicco di uno dei gruppi più impegnati per la tutela dei risparmiatori traditi dopo il collasso delle ex popolari del Nord e del centro Italia, ha avvicinato Meloni (in foto al centro) «per chiedere al presidente del consiglio di impegnarsi affinché i fondi previsti dal fondo nazionale per i ristori a beneficio degli stessi risparmiatori traditi sia adoperato completamente». Attualmente infatti, secondo i calcoli della associazione con base a Vicenza, solo 1,2 miliardi sul plafond di 1,5 previsto dalla norma, sarebbe stato destinato agli aventi diritto. Il fondo speciale, che ha fatto parlare di sé nelle colonne di economia di quasi tutta la stampa nazionale è noto come Fir. Gli ex azionisti interessati alla partita sono per l'appunto quelli delle ex popolari venete «da Vicenza a Treviso fino a Udine dove moltissimi truffati hanno spesso fatto sentire la loro voce». La Meloni, spiega Ugone ai taccuini di Vicenzatoday.it, «ha preso nota di quanto le abbiamo rappresentato». In questa vicenda comunque anche il dicastero dell'Economia capitanato dal leghista Giancarlo Giorgetti ha molta voce in capitolo.

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