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Economia Montecchio Maggiore

«Performance e sostenibilità»: la Bocconi premia la Fis

Alla società dell'Ovest vicentino è andato un riconoscimento dell'università milanese: frattanto però rimane aperto il dossier delle richieste sindacali sugli incentivi alla produzione

Alla Fis di Montecchio Maggiore, una delle maggiori imprese chimiche del Vicentino, è stato assegnato il premio «Best performing large company». A spiegarlo è la stessa impresa in una nota diramata ieri 14 febbraio. «Il premio conferito dall'università milanese Bocconi - si legge - riconosce a Fis il suo ruolo di leadership nel settore testimoniato da un fatturato» misurato sugli ultimi mesi «di 725 milioni di euro». A moderare la cerimonia in cui è stato consegnato il premio è stato il direttore artistico di Radio Deejay Pasquale Feliciano Di Molfetta in arte Linus (nel riquadro a destra). Sempre nel dispaccio aziendale si sottolinea come a settembre 2023, la società conti «oltre 2.000 dipendenti, tre stabilimenti in Italia» tra Montecchio, Lonigo e Termini Imerese nonché «una importante presenza negli Usa, in Giappone e un ufficio di rappresentanza in Cina». Sostenibilità in materia ecologica, attenzione alla persona nella continuità aziendale «valore economico, tecnologico, umano, sociale e ambientale», si legge ancora nel dispaccio, sono  Il premio, che testimonia l'impegno della società non solo in termini di performance economica ma pure di sostenibilità ambientale, questo appunto si legge nella nota, è stato ritirato da Michele Gavino in persona nella sua veste di presidente nonché di amministratore delegato della Fis. Ieri per di più in ditta si è tenuto un delicato incontro (al momento le bocche sono cucite in primis sul fronte sindacale) tra il vertice aziendale e la Rsu, ossia la rappresentanza unitaria sindacale di fabbrica. Sul tappeto ci sono i desiderata dei lavoratori. I quali chiedono all'azienda una cosa precisa. Che il premio di risultato, fino a poco fa riconosciuto in busta paga mese dopo mese, non venga differito in una unica soluzione al 2025. Si tratta di richieste che non più tardi del 10 febbraio si erano materializzate in un sit-in davanti alla sede centrale della società a Montecchio.

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