rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità

Sit-in contro la multa da 40mila euro inflitta ai no Tav

In luglio un gruppo di attivisti della rete ambientalista bloccò il traffico a Ponte alto: le sanzioni da 1300 euro ciascuno irrogate dagli agenti della questura berica scatenano ora l'ira degli attivisti che protesteranno il 21 settembre in piazza delle Poste

L'8 luglio senza avvisare preventivamente le autorità bloccarono il traffico a Ponte alto nella estrema periferia ovest del capoluogo berico per protestare contro la realizzazione del Tav a Vicenza. Agli ambientalisti che il giorno 8 luglio diedero vita a quella protesta però gli agenti della polizia di Stato intervenuti in loco contestano una serie di contravvenzioni al codice della strada per un ammontare di 40mila euro. Sanzioni che hanno scatenato la reazione degli attivisti che oggi 16 settembre hanno diramato una nota di fuoco vergata da Francesco Pavin, volto storico del fronte No Tav.

«Il blocco stradale è una modalità di dissenso che viene attuata da sempre da ogni movimento sociale e politico. Usare i propri corpi è necessario quando la posta in gioco supera le rivendicazioni specifiche e coinvolge la vita di un'intera comunità: la nostra città non è nuova a proteste di questo tipo, l’abbiamo vissuto durante la lotta contro la costruzione base militare al Dal Molin, o il blocco dei treni durante la guerra del Golfo».

La risposta della questura berica alla iniziativa di luglio è stata quella di staccare multe salate, si legge, che nel complesso superano i 40mila euro: ossia 1300 per ciascun manifestante. «Una cifra impressionante che, oltre a sanzionare, ha anche il chiaro obiettivo di spaventare chi scende in piazza per esprimere la propria contrarietà ad un'opera i cui danni saranno molto più impattanti di un blocco temporaneo del traffico. È inaccettabile - si legge - che chi manifesta per la tutela dell'ambiente, della salute e della vita stessa venga multato con sanzioni di questo tipo. Per protestare contro l'operato della questura di Vicenza il centro sociale Bocciodromo, assieme ad un gruppo di altri promotori, ha dato vita ad un sit-in che inizierà il 21 settembre alle 21 in piazza delle Poste in centro a Vicenza. Gli altri promotori sono «Centro Caracol, Fridays for future Vicenza e No Tav Vicenza». Alla manifestazione aderiscono, per il momento, «Adl Cobas Vicenza, Usb Vicenza, Asc Vicenza, Legambiente Vicenza, Polisportiva independiente, Fornaci rosse, Coordinamento studentesco Vicenza, Welcome refugees Vicenza». Con una nota diramata ieri dal segretario generale per il Vicentino Giampaolo Zanni  la Cgil berica ha annunciato che parteciperà al presidio del 21 settembre.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sit-in contro la multa da 40mila euro inflitta ai no Tav

VicenzaToday è in caricamento