Vicenza, anche l'abito fa (un po') il monaco

Il Vicenza di questi ultimi tempi, impeccabile sul campo, perde qualche punto invece nel dopo gara.

Narra la leggenda che ai tempi della proprietà Enic, il direttore generale Rinaldo Sagramola, ospite con l'allenatore Beppe Iachini ad una nota trasmissione sportiva sull'emittente locale di Vicenza, vide arrivare il suo allenatore vestito in borghese e, pur di non farlo andare in tv senza i colori sociali, si fece prontamente mandare da Via Schio una divisa trovata in fretta e furia, che all'allenatore andava anche un po' stretta. L'attuale allenatore del Palermo andò così in onda regolarmente vestito con la divisa ufficiale della società, anche se la giacca "ciucciata" gli donava il dolce aspetto di un culturista.

Ora, senza voler arrivare a questi estremi, fa specie vedere spesso arrivare in sala stampa i nostri ragazzi, protagonisti in biancorosso sul campo, vestiti come la moda dei giovani impone, ma spesso anonimi rispetto alla loro appartenenza ad una delle più antiche e, ci permettiamo, gloriose, società di calcio della penisola. Magari non è nemmeno colpa loro, ma di chi non gli consiglia la corretta scelta in tal senso, e come sia il caso di presentarsi davanti alle telecamere, non solo a quelle locali. Allora ci permettiamo di farlo noi, perfettamente consapevoli che ai tifosi sicuramente importerà di più il vestito lussuoso sul campo che quello di etichetta nel dopo partita, ma anche consci che l'orgoglio di vestire certi colori va conservato anche fuori dal campo, tolta la maglietta che i ragazzi di Marino oggi stanno onorando con le loro splendide prestazioni.