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Vicenza, al bando De Coubertin: oggi conta solo vincere!

I biancorossi questa sera saranno impegnati ad Empoli nell'ultima e decisiva partita della stagione, per mantenere la categoria. Cagni: "con le stesse occasioni dell'andata, ma stavolta concretizzate, la vinciamo noi"

Ultima conferenza stampa della stagione oggi al Menti per Gigi Cagni. Il tecnico biancorosso in sala stampa, se ne ha, non lascia trasparire tensione per la partita di domani che sarà decisiva per le sorti del Vicenza: "Se non dovessimo farcela", dirà a conferenza quasi finita, "mi dispiacerà soprattutto per i tifosi che meritano questa categoria; io ormai sono a fine carriera anche se pure per me sarebbe professionalmente pesante retrocedere."

Ma facciamo un passo indietro e partiamo dall'inizio. Il mister ha esordito andando subito al punto della questione, che ovviamente è ben chiaro a tutti: il Vicenza ha un solo risultato possibile ed è vincere. "Sì la gara di andata ci mette nelle condizioni di avere un solo risultato, ma d'altra parte anche vincendo 1-0 le cose non sarebbero cambiate di molto. Magari se avessimo fatto un due a zero secco allora si poteva andare ad Empoli più tranquilli, diversamente non sarebbe stato così. Finita la partita di andata li ho visti esultare. Maccarone in questio giorni ha detto che vinceranno loro? Benissimo. Lo vedremo. Alla fine è il campo che parla."

Sulla squadra con cui Cagni affronterà l'Empoli il tecnico non si è sbilanciato. "In questi giorni ho visto bene i ragazzi, ma  in una partita di questo tipo non conta molto. E' una partita da dentro o fuori quindi deciderò insieme ai giocatori che tipo di atteggiamento tenere in campo. Tatticamente è chiaro che per prima cosa dovrò tenere in conto di non prendere gol, però comunque e una partita dove non bisogna mollare mai e dove bisogna mantenere le energie per pensare a cosa fare in campo e non ad altro. Le tre gare che abbiamo giocato contro di loro (due in campionato e una di playout n.d.r) ci hanno sicuramente insegnato qualcosa. Loro giocano in un certo modo e a ritmi bassi sono qualitativamente migliori di noi. Dovremo quindi mantere alta l'intensità di gioco ed eventualmente non subire, se caliamo il ritmo. Ad ogni modo io la gara di andata l'ho rivista in televisione: se domani abbiamo le stesse occasioni sia noi che loro e facciamo gol entrambi, mi sta bene perchè vinceremmo noi per 3-1"

Come detto il mister non ha anticipato nulla su chi metterà in campo; su un eventuale maggiore impiego di Abbruscato si è limitato a dire che l'attaccante si giocherà il posto come gli altri, in base a come si è allenato e che i diciotto presenti alla partita dovranno essere pronti ad entrare, perchè ci potrebbe essere bisogno di chiunque.

A fine conferenza Cagni ha voluto fare chiarezza su alcune  questioni: "Io - ha detto - a Vicenza vorrei rimanere per quella che è la potenzialità sportiva di questa piazza, ma ovviamente dipenderà da quello che succede domani sera e dai programmi del Vicenza calcio. Quello che mi dispiace è che quando sono tornato sono stati dipinto come un venale che tornava qui solo per i soldi. Una volta sola nella mia carriera ho fatto una scelta per i soldi ed è stato quando sono andato a Catanzaro: me ne andai dopo quattro mesi perchè non mi trovavo bene. Io notte e giorno penso solo al Vicenza e tutto quello che faccio lo faccio esclusivamente per  questi colori. Sia chiaro che io non faccio nulla a caso. Anche la polemica con un vostro collega giornalista, a fine partita a Pescara è stata cercata. L'ho fatta io volutamente in modo che nei giorni successivi si parlasse soprattutto di quello e che la squadra rimanesse tranquilla e senza tensioni."

Fin qui il Cagni pensiero. Ora la parola passerà al campo. Domani sera saranno motli i tifosi biancorossi che si recheranno in toscana, con la speranza nel cuore, a sostenere una squadra che in questa stagione ha riservato loro amarezze a palate e gioie con il contagocce. "Spes ultima dea" dicevano i latini: un detto che ormai si potrebbe scrivere a caratteri cubitali fuori dal Menti, per come è diventato simbolico di questi ultimi tribolati campionati del Vicenza.

 

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