rotate-mobile
Sport

Alla Pro i dolcetti, al Lane gli scherzetti

Le pagelle di Alberto Belloni

Vittoria ineccepibile dei vercellesi, che mette fine in un sol colpo alla Legge del Menti e al filotto di due vittorie consecutive. E adesso diventa dura per il Vicenza, che scala in classifica ed è atteso alla prossima di campionato contro un Feralpi Salò oggi mazzuolato dal Renate. La prestazione mediocrissima dei biancorossi non autorizza nemmeno pagelle troppo analitiche. I voti sono quasi bastanti a descrivere le brutte figure individuali. Sugli spalti, in una bellissima giornata di sole, 7682 tifosi.

LE PAGELLE

CONFENTE 6-: Poco da fare sui primi due gol degli ospiti. Forse qualcosa in più in termini di colpo di reni sulla botta del terzo gol. Un’uscita a lepidotteri al 10’.

VALIETTI 4: aveva ben figurato nell’ultima uscita ma contro i piemontesi è tornato al grigiore delle apparizioni precedenti. In particolare, dov’era in occasione dello 0-1? Per la serie “La diagonale questa sconosciuta”.

PADELLA 5+: coinvolto anche lui nella debacle di una difesa che è andata in difficoltà ogni volta che gli uomini di Paci si proiettavano in avanti. Anche se forse è stato il meno peggio, là dietro, non merita l’assoluzione.

PASINI 5-: costantemente in difficoltà, si trova a malpartito anche sulle palle aeree che dovrebbero essere il suo punto forte. Al 20’ commette un fallo da ultimo uomo che era più da rosso che da giallo. Una svirgolata indegna anche al 31’.

BELLICH 4,5: forse non è il suo ruolo prediletto, ma certo è stato impossibile decifrare se fosse carne (difensore) o pesce (in spinta). Passa anonimo nel primo tempo e poi va a farsi malinconicamente la doccia.

(SANDON) 5: assieme al suo compagno di fascia, si impone come grandissimo passatore all’indietro. Solo verso la fine della gara prova a sfruttare la sua gamba con qualche accelerazione, ma senza cavare un ragno dal buco.

DALMONTE 4: non era lecito attendersi che non calasse mai di rendimento. Oggi purtroppo è stato inguardabile. Poco concreto in copertura, pasticcione in costruzione e nullo in fase offensiva. Al 47’ è un suo liscio da Mai dire gol a propiziare il terzo pero, subito in contropiede. Peccato…

GRECO 5: doveva conferire velocità alla manovra berica ma è partito subito col freno a mano tirato. Impreciso nei dialoghi e poco convinto nelle incursioni. Al 5’ si ferma a chiamare un fuorigioco (che l’arbitro non vede) e per poco non regala il gol agli avversari.

JIMENEZ 5,5: anche il giovane italo/iberico viene coinvolto nel minestrone scipito della gara disputata al Menti. Qualcosa combina, con alcuni palloni recuperati e qualche geometria indovinata, ma è troppo poco per le sue grandi qualità.

RONALDO 5,5: disputa probabilmente la sua peggiore partita in biancorosso. Lento, impreciso nei passaggi, poco presente nel gioco. Cava solo dal cilindro delle perle calcistiche il calcio di punizione a fine del primo tempo e il suggerimento col contagiri per la rete del Loco. A 21’ un tiraccio a porta vuota. Non ci siamo…

CAVION 5: troppo compassato e poco coraggioso il suo approccio alla gara. Mentre la Pro monta in cattedra servirebbe il peso della sua esperienza e del suo carisma di leader. Sogno non realizzato e il mister lo mette fuori, in cerca di idee vincenti. Che non arrivano.

(SCARSELLA) 5: corre molto a centrocampo, ma per lo più a vuoto. Nessun inserimento di quelli per cui va famoso. Sta bene nel grigiore generale.

ROLFINI 4/5-: entra nella ischia quando Freddy si fa male. Il Lane lo cerca più di una volta ma il Rolfo ha tanta voglia di fare ma scarsissima concretezza. Unica nota rimasta nel tabellino un colpo di testa alto al 46’ che poteva essere meglio sfruttato. Altra occasione persa.

FERRARI 5,5: va in gol con una bella zuccata delle sue. Ma il resto dei 97’ è una sequela di sbavature, di tocchi errati, di traversoni sui quali i difensori hanno la meglio. E’ sembrato aver anche meno gana del solito.

(OVISZACH) 5: forse l’allenatore sperava in una sua magica azione cost to coast. La realtà è stata anche per lui una presenza buona solo per il tabellino

(GIACOMELLI) n.g.: se ho fatto bene i conti, questa presenza gli vale il record nell’Olimpo degli evergreen. In campo tocca solo due palle e non ne cava nulla.

Mister BALDINI 4: ammette con candore di non sapere dare una spiegazione al rendimento deludentissimo della squadra. E questo è un problema grosso. Perché se non lo sa il mister, chi deve saperlo? Il Vicenza del primo tempo è inguardabile e fa fare agli ospiti la figura del Real Madrid. Nella ripresa non è che le cose migliorino molto. Tanti passaggi imprecisi nello stretto, troppi palloni scagliati in avanti alla pene di segugio. E se qualcuno si era illuso di essersi lasciato alle spalle la parte peggiore della stagione, deve rifare i suoi conti. Questo Vicenza, così, non andrà lontano…

BALDINI nel dopogara: “Brutta partita sotto tutti i punti di vista. Eppure non avevo avuto il minimo sentore di come avremmo disputato questa gara. Pessimo approccio all’inizio ma anche nella ripresa abbiamo fatto meglio. All’intervallo, se avessi potuto, avrei sostituito 8 giocatori e l’ho detto in spogliatoio ai ragazzi. Eppure li avevo avvertiti della difficoltà di questa gara. Se pensavamo che due vittorie consecutive significassero che eravamo diventati bravi abbiamo fatto il più grande degli errori.”

- Ma cosa è successo?

“In questo momento, a caldo, non ho risposte da darvi. Domani parlerò con i giocatori. Siamo stati lunghi, lenti, abbiamo fatto il contrario di quello che avevamo studiato. Loro hanno messo in campo una determinazione vincente e si è visto. Sul 2-0 ho provato a rimescolare le carte per dare una scossa alla partita ma di lì in poi solo palloni lunghi, senza una logica.  Mai finora eravamo stati così brutti e ovviamente c’è molta preoccupazione.”

- Il presidente a fine gara è apparso molto incazzato e ha detto che se questo è il Vicenza occorre subito ridimensionare le aspettative.

“ha perfettamente ragione. Non mi sento tradito dai miei ma certo esigo domani delle risposte e mi sento in prima linea tra i responsabili. E’ necessaria una profonda autocritica, La Pro Vercelli ha avuto tutto più di noi, più grinta, più corsa, più fame. Così non si vincono le partite…”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alla Pro i dolcetti, al Lane gli scherzetti

VicenzaToday è in caricamento