rotate-mobile
Politica Grumolo delle Abbadesse

L'affaire Cogo diventa un «legal thriller»

Un piccolo imprenditore dell'Est vicentino dopo aver denunciato una serie di malversazioni nell'ambito di una disputa decennale con i privati e l'amministrazione grumolese, finisce accusato di aver minacciato di morte la madre: ora il caso diventa anche politico perché un consigliere comunale chiede lumi per capire come stiano davvero le cose

Due sindaci (Diego Marchioro di Torri di Quartesolo e Andrea Turetta di Grumolo delle Abbadesse) sono accusati da un piccolo imprenditore dell'Est vicentino di averlo interrotto mentre stava stendendo una denuncia presso il Comando dei vigli urbani di Torri che riguardava questioni amministrative e penali rispetto ad una mai risolta querelle di confine in corso da anni proprio nel territorio di Grumolo. L'uomo un 66enne attivo «nel ramo moda, anche come consulente», prende carta e penna e interpella prima l'autorità giudiziaria e poi la prefettura per chiedere conto di quella condotta. Qualche giorno dopo lo stesso 66enne viene bersagliato da un procedimento penale con l'accusa, seccamente rispedita al mittente, di avere minacciato l'anziana madre, accudita in casa proprio da lui. Peraltro il caso, che sta ormai sta assumendo la foggia «di un legal thriller», è diventato politico perché un consigliere comunale di Torri che milita nella opposizione, l'ingegnere Mauro Fabbiani, con una interrogazione di due pagine depositata ieri 3 gennaio, ha chiesto al suo sindaco, ossia Diego Marchioro di chiarire l'episodio.

IL PREAMBOLO
Delle «ingiustizie vergognose patite negli anni» dal 66enne di Grumolo della Abbadesse Agostino Cogo Vicenzatoday.it aveva parlato il 15 novembre del 2022 e il 20 dicembre del 2023. Proprio sul finire dell'anno passato il caso aveva raggiunto un picco quando in paese di parlò persino di minacce di morte nei confronti del Cogo, forse da parte di qualcuno che temeva una azione risarcitoria pesante per alcuni torti subiti dallo stesso Cogo nell'ambito di alcune complicatissime liti di confine nell'ambito delle quali l'uomo ha anche preso di mira alcuni enti pubblici a partire dal Comune di Grumolo. Questa almeno è la ricostruzione degli eventi da parte dell'uomo.

LA NOVITÀ
Alcuni giorni fa però Cogo è stato raggiunto da un provvedimento interdittivo chiesto dalla procura di Vicenza e concesso dal giudice delle indagini preliminari ossia il Gip. Stando a quanto riportato alcuni giorni orsono da Il giornale di Vicenza infatti, lo stesso Cogo, che vive in casa con la madre 95enne per accudirla, avrebbe insultato e minacciato, «addirittura di morte» spiega Cogo,  la donna causa dei problemi in termini di gestione della igiene personale e della routine quotidiana che la vecchiaia comporta in casi del genere. I carabinieri di Torri di Quartesolo sarebbero stati allertati sia da alcuni nordafricani, coi quali peraltro Cogo in passato aveva avuto «non pochi diverbi», nonché da una lettera anonima, che gli inquirenti avrebbero definito però molto puntuale.

IL GIP
Tali elementi avrebbero convinto l'autorità giudiziaria ad autorizzare alcune audio-video intercettazioni che avrebbero confermato le parole violente proferite dal Cogo: che ora è indagato. Il quale peraltro è stato non può più mettere piede nella sua abitazione, né nel territorio di Grumolo. Allo stesso tempo, questo sempre secondo la decisione del Gip, che ha agito con la massima urgenza, viene impedito all'imprenditore, attivo anche come consulente, di vedere la madre. 

LA REPLICA? «A BREVISSIMO»
Cogo, interpellato per fornire il suo punto di vista, oltre che a respingere in maniera radicale ogni addebito, spiega di essere impossibilitato a rispondere in modo adeguato. «Devo fare in modo che il medico di famiglia e il fisioterapista di mia madre, possano farle visita perché altrimenti per lei si mette male: non so dove sia stata portata, non capisco la motivazione del provvedimento, ma queste ore per me sono cruciali perché la mia speranza di farle portare le cure di cui ha bisogno non si trasformi in disperazione». Contestualmente Cogo aggiunge che «a brevissimo» potrà replicare senza problema.

L'INIZIATIVA DI MAURO FABBIANI
E a rendere ancora più intricata la vicenda c'è ora l'interrogazione di Fabbiani che chiede conto al sindaco di Torri Marchioro del motivo di quella interruzione patita da Cogo che quest'ultimo in una informativa inviata alla Prefettura definisce di una gravità inaudita tanto da avere sporto denuncia in sede penale. «Con quale modalità il signor sindaco è entrato nell'ufficio del comandante» della polizia locale di Torri «Paolo Bertozzo»?

E ancora «chi ha fatto uscire il signor Cogo e con quale modalità? Quale era l'urgenza di dover conferire con il comandante? Per quanto tempo il signor Cogo ha dovuto aspettare fuori prima di poter rientrare per completare la segnalazione?». La querelle quindi adesso si trasferisce al municipio di Torri. Il consiglio comunale infatti potrebbe essere chiamato ad affrontare l'argomento «scottante» alla prima seduta utile.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'affaire Cogo diventa un «legal thriller»

VicenzaToday è in caricamento