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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Giornata europea di azione sindacale per l’occupazione e la giustizia sociale

“La politica europea sta imponendo delle manovre lacrime e sangue che rischiano di creare un’Europa povera, caratterizzata da localismi, xenofobia e dal proliferare dell’estrema destra”, afferma la segretaria generale della CGIL di Vicenza Marina Bergamin

Una giornata di mobilitazione sindacale per dire basta alle misure di austerità imposte ai Paesi membri dell’Unione europea dal trattato internazionale varato il 30 gennaio scorso. È questo l’obiettivo della manifestazione europea promossa dalla Confederazione Europea dei Sindacati (CES) per domani mercoledì 29 febbraio. In Italia, le delegazioni di CGIL, CISL e UIL si riuniranno a Roma, dalle 16, per dire il loro no ad un trattato che non tiene conto del problema dell’occupazione e della crescita, ma solo del pareggio di bilancio, rischiando così di far sprofondare l’Europa in una recessione duratura. Le statistiche europee, infatti, indicano che la disoccupazione ha raggiunto livelli record, soprattutto tra i giovani. In molti paesi, un giovane su due non ha lavoro e ben 115 milioni di europei, circa il 23% della popolazione, sono minacciati da povertà ed esclusione sociale. 

“La politica europea sta imponendo delle manovre lacrime e sangue che rischiano di creare un’Europa povera, caratterizzata da localismi, xenofobia e dal proliferare dell’estrema destra”, afferma la segretaria generale della CGIL di Vicenza Marina Bergamin. C’è la necessità, quindi, di una governance europea che sappia creare una vera inversione di rotta. Gli effetti della crisi economica e sociale non devono diventare il pretesto per smantellare le protezioni sociali, privatizzare i servizi pubblici, ridurre gli stipendi e le pensioni, attaccare la contrattazione collettiva e il dialogo sociale.

Per creare un’Europa solidale e democratica esistono importanti alternative. Per esempio un piano europeo di salvataggio per i lavori di qualità, una politica industriale indirizzata ad un’economia verde e a basso consumo di energia, la garanzia di occupazione per i giovani. “Sarebbe indispensabile adottare anche altre misure – spiega Bergamin -, come l’emissione di Eurobonds, per gestire il debito pubblico, e la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie a supporto delle politiche di investimento. Solo così si può dimostrare di voler investire davvero sul lavoro e non sulla speculazione e sulla rendita”. 

Il problema dell’occupazione riguarda anche Vicenza, dove, accanto ad aziende in crescita,ce ne sono altre che denunciano situazioni di difficoltà. In linea generale, il tasso di disoccupazione si attesta attorno al 7%, ma quello giovanile arriva a toccare il 20% circa. A gennaio 2012 l’INPS ha autorizzato 1 milione e 630 mila ore di cassa integrazione, mentre in tutto il 2011 ne sono state concesse 16milioni e 800mila, di cui 371 mila di cassa ordinaria, 431 mila di straordinaria e 827 mila in deroga. 

Nonostante le previsioni di ripresa dalla crisi economica, nel 2012, siano poco ottimistiche, la segretaria della CGIL di Vicenza ribadisce la necessità di proteggere il lavoro e il lavoratore, per esempio attraverso il contratto di solidarietà. “Si tratta di un ammortizzatore sociale – conclude - che consente ai lavoratori di mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e di essere al contempo formati in attesa di riprendere il proprio impiego”.

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