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Shopping di domenica, è scontro: sciopero delle commesse

Negozi aperti la domenica... anzi no. E' battaglia sul fronte delle liberalizzazioni degli orari dei negozi, con Fedredistribuzione e il Tar da un lato e Confesercenti e confcommercio dall'altro

E' scontro in tutto il Veneto per le liberalizzazione degli orari dei negozi del decreto "salva Italia". La Regione infatti ha emesso disposizioni diverse, ma il Tar ha accettato il ricorso di Fedredistribuzione, ripristinando la validità della legge nazionale su quella venete. Questo ha provocato la rivolta delle categorie, da quelle dei commercianti ai sindacati, che hanno deciso di proclamare uno sciopero per domenica prossima.

"Anche noi ci affiancheremo al ricorso  contro la sospensiva del Tar che intende avviare la Regione e ci affiancheremo anche allo stato di agitazione dei sindacati. Stiamo ancora studiando altre forme di mobilitazione che abbiano l'obiettivo di far capire come il tessuto sociale veneto sia compatto  contro la posizione della grande distribuzione", ha detto Maurizio Franceschi, direttore regionale di Confesercenti.

Sulla stessa linea i sindacati. "La liberalizzazione selvaggia non va bene perché penalizza i lavoratori, soprattutto le donne, già penalizzate dalla mancanza di azioni sociali per il sostegno alle famiglie - spiega Enrico De Peron, segretario provinciale Fisascat Cisl. Umberto Marin segretario vicentino Filcams Cgil: "Con il decreto Monti si apre un problema di sicurezza che non riguarda il commercio, ma i pubblici esercizi". Grazia Chisin, Uil di Vicenza, denuncia: "Sembra che a fronte di questa nuova situazione, la grande distribuzione stia chiedendo ai lavoratori part-time una modifica nel contratto di assunzione, inserendo esplicitamente la possibilità del lavoro domenicale. Un disastro".

 

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