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Fiera di Vicenza: le inchieste chiuse con l'archiviazione

La prima indagine, a seguito di un esposto anonimo e avviata nel 2014, si era svolta nell’ambito delle verifiche sulle spese di Fiera di Vicenza in quanto partecipata pubblica. La seconda riguardava la gara per l’assegnazione della gestione degli stand in Fiera di Vicenza

Si sono chiusi con l’archiviazione, non emergendo nessun fatto illecito, i due filoni d’inchiesta che riguardavano Fiera di Vicenza.

La prima indagine, eseguita dalla Guardia di Finanza di Vicenza a seguito di un esposto anonimo e avviata nel 2014, si era svolta nell’ambito delle verifiche sulle spese di Fiera di Vicenza in quanto partecipata pubblica. E’ stato accertato che non ci sono stati comportamenti illeciti da parte della Società fieristica, pertanto il procedimento è stato archiviato.

Il secondo filone d’indagine, di carattere penale e avviato dalla Guardia di Finanza su incarico del procuratore Cappelleri, riguardava la gara per l’assegnazione della gestione degli stand in Fiera di Vicenza e i rapporti tra il Direttore Generale della Fiera Corrado Facco e i titolari della società Colorcom di Santorso. Anche questa indagine è stata archiviata perché non è stato rinvenuto nessun rapporto illecito. E’ pertanto emersa l’assoluta estraneità di Corrado Facco.

Matteo Marzotto, Presidente di Fiera di Vicenza, ha commentato: “Né io né il Consiglio di Amministrazione abbiamo mai avuto dubbio alcuno sull’assoluta integrità del Direttore Generale Corrado Facco e del suo operato e quindi, anche nell’interesse della Società e dei suoi stakeholder, siamo particolarmente soddisfatti dell’esito dell’indagine.”

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