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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Trissino

«I soliti vandali» danno fuoco alla torre «per il bird watching»

L'episodio, che ha interessato la comunità trissinese, è avvenuto all'interno del percorso vita realizzato a ridosso dell'oasi naturale lungo il bacino dell'Agno. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e carabinieri: danni anche ai tavoli e alle giostre mentre alcuni arboscelli sono stati troncati di netto

Il 31 maggio le fiamme alla base di un traliccio della telefonia mobile, oggi 25 giugno un rogo consuma la torretta per l'osservazione della fauna selvatica, pratica nota come «bird watching», completata pochi anni fa all'interno del percorso salute realizzato dalla Regione Veneto e dall'amministrazione comunale a ridosso del bacino dell'Agno e della sua oasi naturalistica. L'azione «frutto del solito gruppo di vandali noto in paese», spiegano alcuni passanti, risalirebbe attorno alle 15.oo. Sul posto sono dovute intervenire due squadre dei vigili del fuoco di Arzignano, che in pochi minuti hanno vinto le fiamme. Con loro si è recata sul posto anche una pattuglia dei carabinieri di Trissino che ha proceduto coi primi accertamenti del caso. La zona interessata al rogo è stata recintata e dichiarata inaccessibile al pubblico in attesa del pronunciamento della autorità giudiziaria. Ad ogni modo le forze dell'ordine giunte sul posto hanno potuto constatare come uno dei quattro pali di legno che sorreggono la struttura (molto utilizzata dai naturalisti e dai fotografi del comprensorio) fosse stato spezzato «presumibilmente con alcuni colpi d'accetta». Gli stessi colpi, non si sa bene se oggi o in precedenza, hanno mozzato la testa di alcuni cavalli a dondolo molto popolari tra i bambini del luogo. Anche su uno degli scivoli è presente uno squarcio, pericoloso per i più piccoli, inferto con un'ascia o con un utensile simile. Allo stesso modo i molti passanti giunti sul posto perché incuriositi dall'arrivo dei pompieri hanno anche notato come alcuni arboscelli piantati di recente fossero stati recisi di netto sempre grazie ad un utensile da taglio «un'ascia, forse un machete». Allo stesso tempo su un paio di tavoli c'erano evidenti segni, seppur non recenti, di bruciatura. Alcune mamme presenti in loco hanno espresso preoccupazione per quanto accaduto per «mano dei soliti giovani vandali ormai arcinoti sia in comune sia ai carabinieri. Non è pensabile che certa gente si aggiri attorno alle aree gioco armata di asce o accette, magari di machete e di diavolina. È un reato oltretutto». Il 31 maggio per sincerarsi che tutto fosse sotto controllo e che per i gli automobilisti che attraversavano la località Masieri era pure intervenuto il sindaco di Trissino Davide Faccio.

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