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Cronaca

Il tenente Dan alla prova del Trento

Nella conferenza stampa in vista della partita di domani, mister Thomassen comunica subito l’ennesima tegola che gli è piovuta addosso

"Ieri abbiamo perso Sandon, vittima di un risentimento in zona pubica. Difesa ancora più in emergenza, dunque.” Queste le prime parole di mister Thomassen nella conferenza stampa in vista della partita di domani.

Parliamo della situazione generale. Che cosa avete salvato dalla gara con l’Arzichiampo. Ci si aspettava qualche mattone da mettere ma così non sembra sia stato?

“Visto il poco tempo a disposizione non è il caso di parlare di mattoni. Preferisco concentrarmi sul lavoro che continuiamo a fare con l’obiettivo di alzare il livello do grinta e di agonismo. In allenamento dobbiamo cercare di riprodurre al massimo il clima partita e direi che in settimana ho visto dei progressi in questo senso.

Nell’ultima gara i suoi sono sembrati però troppo spenti…

“Sono d’accordo. Ma a volte è proprio nelle difficoltà che bisogna cercare la luce. Domenica la scintilla purtroppo non si è vista, ma vi assicuro che il gruppo è coeso. Capisco l’impressione che ha potuto dare la squadra, perché è mancato l’approccio di testa.”

E ora un altro infortunio.

“Eh già. Ma per me affrontare tutte queste difficoltà è una motivazione in più a fare esperienza e a capitalizzare l’occasione che mi stanno dando.”

Una buona notizia è il recupero di Scarsella.

“Che è stato col gruppo per tutta la settimana. Come dire che è pronto. Certo non bisogna dimenticare che manca dal campo da 55 giorni, ma il suo contributo in termini di esperienza e personalità ci sarà utilissimo.”

Con che modulo affronterete il Trento?”

“Sono un allenatore agli inizi e i colleghi non mi conoscono ancora. Volete lasciarmi questo piccolo vantaggio di non rivelare le mie strategie. Abbiamo giocato col 4/2/3/1 e poi col 4/3/3, ma in realtà non c’è grande differenza. In realtà c’è solo un mediano portato sulla trequarti. Il Trento è una squadra che si è rinforzata a gennaio, inserendo giocatori adatti al gioco del loro mister: sono aggressivi e hanno un’identità chiara di gioco. Noi dovremo essere molto più bravi nella fase di non possesso palla. Tutte le risposte alla partita stanno in noi e non negli avversari.”

Psicologicamente come stanno i nostri?

“Ovviamente hanno preso molto male le sconfitte. La gente è arrabbiata e loro sanno, come me, che è giusto così.”

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