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Cronaca

Caporalato, commissariata la Battistolli: "Paghe sotto la soglia della povertà"

Per il pm, che ha emesso il decreto riferendosi anche alle testimonianze raccolte dalla guardia di finanza, ci sarebbe una situazione "di vero e proprio sfruttamento lavorativo"

Il Tribunale di Milano ha disposto il controllo giudiziario sulla società vicentina  Battistolli Servizi Integrati. Il decreto è stato eseguito dalla guardia di finanza. Gli accertamenti (coordinati dal pm di Milano Paolo Storari) riguardano il filone d'inchiesta sul presunto sfruttamento del lavoro dei vigilantes, in riferimento a stipendi e orari di lavoro. Secondo quanto si apprende dalle carte, la società avrebbe pagato ai dipendenti sfruttati solo 5,37 euro l'ora, somma "che sicuramente non è proporzionata né alla qualità né alla quantità del lavoro prestato al fine di garantire 'una esistenza libera e dignitosa'" si spiega nel decreto che vede indagati i vertici della srl per "caporalato". Da qui la nomina di un amministratore giudiziario, il commercialista Massimiliano Poppi, che procederà alla regolarizzazione dei lavoratori sfruttati.

Nel fascicolo risultano testimonianze raccolte dalla Gdf che, come riporta Adnkronos, hanno tutte lo stesso tono. "Ci sono state occasioni in cui ho fatto 50/60 ore circa, solitamente quando gli altri colleghi erano in ferie. In questi casi, non ero io a chiedere di fare straordinario, mi veniva semplicemente fissato il turno e mai e capitato che mi opponessi, per evitare ritorsioni" spiega un dipendente. "Le ore notturne mi venivano retribuite allo stesso modo di quelle diurne", raccontano i testimoni. "Non è prevista la pausa pranzo, nemmeno per i turni di 12 ore durante i quali mangio in pochi minuti appena ne ho la possibilità" mette a verbale un lavoratore.

Le dichiarazioni "danno atto - scrive il pm Storari - di una situazione di vero e proprio sfruttamento lavorativo, perpetrato da anni ai danni di numerosissimi lavoratori, che percepiscono retribuzioni 'sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato perpetrato', situazione di illegalità che è indispensabile far cessare al più presto, considerando anche che coinvolge un numero rilevante di lavoratori che vivono con retribuzioni sotto la soglia di povertà".

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