rotate-mobile
Attualità Bassano del Grappa

«Ferrovia Valsugana? Meglio della A31 nord»

La rete ecologista mette sulla graticola l'ipotesi autostradale per il collegamento tra Veneto e Trentino scommettendo invece sul rilancio del treno: mentre sulla partita urbanistica in corso nella città del ponte in zona San Lazzaro volano stracci

Nonostante la giunta provinciale trentina cerchi in qualche modo di resuscitare il prolungamento della Valdastico nord da Piovene Rocchette nel Vicentino all'hinterland della città del concilio quel progetto, già azzerato da una sentenza storica della Cassazione peraltro, va definitivamente lasciato nel dimenticatoio. Di converso se si vuole potenziare davvero la mobilità interregionale va potenziata la linea ferroviaria Venezia, Padova, Castelfranco Veneto, Bassano, Trento: quest'ultima risponde meglio alle esigenze dell'utenza, è meno impattante dal punto di vista ambientale e costa molto meno. A sostenerlo in una nota diffusa ieri 19 luglio sono gli ingegneri Pina Lopardo ed Ezio Viglietti nella loro veste di portavoce del Cmst ovvero del Comitato mobilità sostenibile per il Trentino.

QUESTIONE CENTRALE
«Esiste un problema della connessione tra il Veneto e il Trentino? Sicuramente sì» tuttavia sostengono i due ingegneri «quello proposto non è il modo migliore per realizzarlo. Il Cmst da più di due anni sta proponendo che il vero potenziamento della linea ferroviaria della Valsugana tra le altre con il raddoppio della linea, una completa elettrificazione... risolverebbe tale problema».

IL PROGETTO BACCEGA: L'INTERVISTA AL PORTAVOCE
Appresso c'è un altro passaggio: «Recentemente tale proposta è stata bocciata incomprensibilmente dalla assemblea delle comunità della Vallagarina con quattordici voti contrari, undici astenuti e quattro a favore». Viglietti alle telecamere di Vicenzatoday.it ha spiegato come sia importante «che l'opinione pubblica» comprenda la valenza del potenziamento della linea Trento-Venezia: progetto che fu messo nero su bianco dall'ingegnere dei trasporti vicentino Alberto Baccega, scomparso alcuni mesi fa. Ancora, di recente i due ingegneri hanno pure diramato un prospetto in cui illustrano per sommi capi la proposta del comitato.

DIATRIBA NELLA CITTÀ DEL PONTE
Sul versante veneto invece di recente si è mosso un altro gruppo ecologista, il Covepa: che da anni contesta sia il progetto della A31 nord che quello della Superstrada pedemontana veneta, che a differenza della Valdastico nord però, è in via di completamento. L'architetto Massimo Follesa, il portavoce del Covepa, criticando aspramente la Confindustria berica. La quale a sua volta aveva puntato l'indice contro la rete ambientalista che si era messa di traverso rispetto al progetto per la realizzazione di un maxi hub logistico industriale a San Lazzaro, un quartiere periferico di Bassano del Grappa in cui sono presenti ancora «alcune estese e importanti aree rurali».

CONFINDUSTRIA NEL MIRINO
Follesa, nel rinfacciare alla Confindustria di Bassano del Grappa e al suo referente Alessandro Bordignon un approccio alla innovazione territoriale superato tutto incentrato sulla cementificazione, in una nota pubblicata due giorni fa sul blog del coordinamento, aveva usato parole di fuoco.

«Nel suo impeto - si legge - teso a cercare una nuova visione per il comprensorio bassanese il buon Bordignon, tra una lottizzazione e un'altra, si è dimenticato di un passaggio, questo sì fondamentale: quello del progetto per il rifacimento con le più avanzate tecnologie europee disponibili, della linea ferroviaria Trento, Bassano, Castelfranco, Padova, Venezia. Questo sì che è un corridoio strategico e all'avanguardia». Poi ai taccuini di Vicenzatoday.it l'architetto condensa in una battuta il suo pensiero: «La ferrovia Valsugana? Meglio della A31 nord».

ASCOLTA L'INTERVISTA A EZIO PAOLO VIGLIETTI

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Ferrovia Valsugana? Meglio della A31 nord»

VicenzaToday è in caricamento