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Ipab, accesso negato ad un medico esterno «autorizzato dal giudice»

Il professionista doveva visitare l'anziana madre dell'ex consigliera comunale Franca Equizi. Dopo il no della casa di riposo è scattata una segnalazione in procura: ma in contrà San Pietro fanno sapere che «non ci sono problemi» e che la struttura si è mossa con grande sollecitudine

L'Ipab di Vicenza impedisce ad un medico, incaricato dal tribunale su richiesta della figlia, di fare visita ad una 85enne ospite presso il Salvi. E così la direzione dell'istituto viene denunciata con un esposto indirizzato oggi 16 dicembre alla procura della Repubblica. A lamentare quella che viene definita «una situazione incredibile» è l'ex consigliere comunale berica Franca Equizi assistita in questo frangente da Giorgio Destro, legale del foro patavino.

La vicenda in realtà ha un preambolo. Equizi durante i mesi scorsi aveva visto malvolentieri la decisione del tribunale berico di assecondare la richiesta di un fratello della ex consigliera. Il quale aveva indirizzato una istanza al giudice civile affinché quest'ultimo nominasse un amministratore di sostegno a beneficio della anziana, amministratore che aveva ritenuto opportuno adoperarsi perché l'anziana madre fosse ricoverata all'Ipab Salvi. La nomina dell'amministratore di sostegno era stata contestata da Equizi che aveva a sua volta chiesto al tribunale di annullarne la nomina. Il tribunale di Vicenza aveva rigettato la richiesta della Equizi la quale però ha ricorso in appello tanto che la decisione è tutt'ora sub judice (ne aveva parlato Vicenzatoday.it il 3 ottobre e appresso ancora il 28 ottobre ).

Tuttavia gli sviluppi delle ultime ore hanno solo marginalmente a che fare con le polemiche scatenate dalla ex consigliera in ottobre. Il 13 dicembre infatti l'amministratore di sostegno informa l'avvocato Destro, legale di Equizi, che le condizioni dell'anziana madre stanno peggiorando perché la donna «si alimenta poco». Questo viene scritto nero su bianco nell'esposto a firma Equizi. La quale preoccupata per la salute della madre, con cui in passato ha fatto fatica a parlare, interpella il suo legale. Il quale nel breve tempo ottiene il nulla osta del giudice tutelare affinché l'85 enne, ospite dell'opera pia berica, possa essere visitata con urgenza da un medico di fiducia.

Ieri, quando quest'ultimo si è presentato all'Ipab, «inspiegabilmente, proditoriamente e ingiustificatamente, la direzione non permetteva la visita urgente per motivi obiettivamente incomprensibili». La cosa non è stata presa bene da Equizi e nemmeno dal suo legale che molto amareggiato ai taccuini di Vicenzatoday.it spiega: «Siamo di fronte ad una situazione che faccio fatica a capire soprattutto perché il passaggio con il medico di fiducia, stiamo parlando di una visita urgente, era stato concordato col giudice, autorizzato dal giudice che a sua volta aveva comunicato il tutto all'amministratore di sostegno. E l'Ipab tra l'altro non è un carcere, perché se tanto mi dà tanto allora se un ospite si trova in fin di vita anche l'ingresso del 118 deve essere concordato in reparto in modo burocratico? Stiamo scherzando? Poi c'è un dato di fatto - aggiunge il legale - la madre di Equizi prima di entrare nella struttura è sempre stata una persona di buona forchetta. Ora ha smesso di alimentarsi. Ci sarà un motivo o no?».

Ma come la pensano i vertici della casa di riposo di Contrà San Pietro? Il dottore Alessandro Vianello è il direttore del personale e dei servizi di Ipab. Quest'ultimo fa sapere che «il medico incaricato da Destro ci aveva comunicato via posta elettronica che avrebbe concordato telefonicamente il passaggio presso la nostra struttura. Ieri invece il professionista si è presentato direttamente ai nostri cancelli. Siccome per accedere ai reparti ci sono dei protocolli stringenti la visita non è stata possibile. Tuttavia nel volgere di neanche ventiquattro ore il responsabile di reparto aveva già fissato un appuntamento utile con lo stesso dottore. Del tutto poi è stata data puntuale informazione anche all'amministratore di sostegno che ci ha fatto sapere che non ci sono problemi. Per questo motivo tengo a sottolineare che la nostra struttura si è attivata con grande prontezza e sollecitudine».

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