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Domenica, 28 Aprile 2024
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Eccola di nuovo...la squadra che non c'è

Lr Vicenza-Pro Sesto: le pagelle di Alberto Belloni

Come nella vecchia canzone dei Rokes, torna fuori l’immagine di una squadra che i tifosi speravano consegnata all’oblio. A Sesto San Giovanni primo tempo tutto del Lane, il quale però sciupa almeno tre buoni palloni da capitalizzare. Poi Pasini & C. spariscono dal terreno di gioco, consegnando il resto della gara ai modesti avversari, che vengono fuori e vanno due volte a segno. La specialità di questo Vicenza sembra quella di resuscitare i morti… La zuccata prodigiosa di Supermario dimezza lo svantaggio, ma lunedì al Menti serve un altro Vicenza. Che esiste?

LE PAGELLE DEL “BAFFO”

CONFENTE 5/6: al 30’ si oppone alla punizione di Corradi. Sul cross che origina il primo gol dei padroni di casa appare piuttosto imbambolato. Incolpevole invece sul raddoppio. Non sempre rapido e preciso nei rilanci.

NDIAYE 5: più ombre che luci. Ci prova di testa ad inizio gara. Già al 29’ rimedia un giallo per arginare Sgarbi che lo sta superando. Al 40’ ci mette un piede provvidenziale sul tiro di Suagher. Anche in fase di ripartenza non sempre è lucido e preciso.

(IERARDI) 7: l’allenatore lo lascia in panchina, ma la prudenza non paga. Quando entra in campo lascia il segno con un imperioso colpo di testa.

PASINI 5-: i lombardi perdevano da tre giornate consecutive e non erano accreditati di un attacco di mostri. Ciò nonostante la difesa berica, specie nel secondo tempo, suda le proverbiali sette camicie per impedire agli avversari di maramaldeggiare. E non è certo la prima volta. Quando al secondo gol, vedasi alla voce successiva.

CAPPELLETTI 4/5: la difesa del Lane era e resta una croce senza delizia. Anche nel primo tempo, quando i biancorossi dominano, il pacchetto arretrato à l’impressione di non essere impermeabile. Nel primo gol Capelli arriva primo di tutti i nostri, nel secondo la Pro Sesto buca centralmente il Vicenza e Sala si infila come nel burro, senza che i nostri oppongano la minima resistenza. Al 42’ solo l’imprecisione di testa di Gerbi evita il gol dei lombardi, con Cappelletti che sta a guardare. Al 44’ una bel sombrero in area avversaria con conclusione alta. 

GRECO 5: partita da dimenticare al più presto. Parte male, continua sulla stessa falsariga e finisce in sordina. La scelta di piazzarlo esterno di difesa si rivela inefficace: non copre e non riesce a essere ficcante in avanti.

RONALDO 6-: sciorina qua e là qualche perla del suo repertorio giocando davanti alla difesa. L’impressione tuttavia è che potrebbe velocizzare il gioco e talvolta non lo fa per cercare il virtuosismo. Ha un paio di chances su calcio da fermo ma non le sfrutta.

ZONTA 5: è in campo ma quasi nessuno se ne accorge. A centrocampo si filtra poco, in particolare nella seconda frazione di gioco. E anche in fase di impostazione la sua presenza resta marginale.

(JIMENEZ) n.g.: entra con buona volontà ma la partita è ormai regno della confusione generale

DELLA MORTE 4,5: ecco un altro che sta per passare agli annali come grande delusione di questo campionato. Alla Pro era decisivo e fondamentale. In biancorosso invece traccheggia al di sotto della sua fama. Al Breda sbaglia un gol piuttosto facile e nei tre quarti di gara in cui resta in campo fa poco o nulla.

(ROLFINI) 4: il cobra si dimostra sempre più orbettino. Sarà la gran voglia di essere protagonista a fargli un tiro mancino? Certo è che entrare in campo per aiutare l’impresa del pareggio e farsi cacciar fuori dopo pochi minuti è da fucilazione alla schiena.

STOPPA 5: tocca molti palloni ma quasi sempre senza incidere. Ha sulla coscienza anche una buona opportunità buttata alle ortiche al 47’ e qualche tiro innocuo, come al 6’, all’11’. Sparisce col passare del tempo.

(SCARSELLA) n.g.: una comparsata alla quale non si poteva chiedere molto.

BEGIC 5/6: è abbastanza reattivo e volitivo. Nel primo tempo è protagonista di qualche folata degna di menzione. Al 37’ avrebbe anche l’occasione giusta ma cerca la sponda invece che indirizzare in porta.

(DALMONTE) n.g.: ci si aspettavano da lui venti minuti di fuochi d’artificio nell’arrembaggio finale, invece non trova il guizzo giusto e sbatte regolarmente contro gli avversari.

FERRARI 5+: lotta come un leone contro un brutto cliente come Suagher, col quale se le da di santa ragione. Dopo qualche tentativo andato a vuoto, all’88’ va in gol di testa ma il guardalinee segnala un off side che a me francamente era sfuggito, perché mi sembrava che El Loco fosse arrivato da dietro. Non era giornata…

Mister THOMASSEN 5: stavolta non ci siamo. A mio modesto avviso la formazione di stasera era sbagliata. Un errore lasciare fuori Ierardi (che appariva perfettamente recuperato), altro errore preferire Zonta a Cavion. Terza perplessità sull’impiego di Della Morte lasciando in panca Dalmonte. Magari erano giuste le sue, di scelte, intendiamoci. Non voglio insegnargli il mestiere. Ma il Lane dell’andata di play off ha dimostrato due cose che avevamo previsto: 1) non si può regalare un tempo (il secondo in questo caso) nemmeno ad un avversario che nel primo era stato dominato; 2) il pacchetto arretrato berico di quest’anno è da cinema a luci rosse. Osceno… E per fortuna che Supermario ha dimezzato lo svantaggio, rendendo la gara di ritorno più abbordabile. Ma i vecchi mali sono tutti lì in agguato. O si cambia registro subito oppure la scalata alla B diventa un 6° grado superiore!

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