Vicenza Calcio, il pagellone: promossi e bocciati nel girone di andata

Concluso il girone di andata (anche se con la partita a Perugia da recuperare), tracciamo un bilancio della prima parte di stagione dei biancorossi. Lo facciamo attraverso voti (calcolati aggiustando, secondo i casi, in eccesso o in difetto la semplice media aritmetica ottenuta dai voti per partita) corredati da un giudizio che tiene conto di tutto. Alla fine i voti potranno apparire forse un pochino alti, rispetto a quello che dice la classifica, ma in definitiva la squadra per buona parte di quanto fatto finora non ha sfigurato. Purtroppo la pesante perdita di Brighenti in difesa e di buona parte dei protagonisti (soprattutto a livello realizzativo) della scorsa stagione, hanno relegato la squadra in una posizione cui i tifosi biancorossi si sono tristemente abituati in questi anni di gestione Finalfa/Cassingena, e da cui, si spera anche con l'aiuto del prossimo mercato, Marino avrà il compito di uscire al più presto. 

LE PAGELLE DEL GIRONE DI ANDATA

RAICEVIC (15 presenze, 7 reti): voto 7 -  Alzi la mano chi ad inizio stagione si sarebbe aspettato di trovarlo non solo tra i migliori della prima parte del campionato (forse "il" migliore) ma anche con un non trascurabile bottino di gol. L'addio di Cocco all'ultimo giorno di mercato, la latitanza di Pozzi, le difficoltà di Pettinari e Gatto ad interpretare il ruolo di punta centrale, gli regalano un posto da titolare e lui sfrutta la chance, con la fame di chi sa che il treno potrebbe non passare più. Gioiello prezioso che il Vicenza metterà sul mercato, verosimilmente, come al solito, per coprire i debiti.

D'ELIA (20 presenze, 1 rete): voto 6,5 - Difensore atipico perchè predilige la fase offensiva a quella difensiva dove non sempre risulta impeccabile quando viene attaccato. Spettacolare quando funziona la catena di sinistra con Cinelli e Giacomelli, non altrettanto incisivo quando mancano i suoi riferimenti abituali. Se elimina i momenti di black out arretrati ha dimostrato di avere numeri per poter ambire alla serie A.

CINELLI (20 presenze, 1 rete): voto 6,5 - Il capitano è l'unico imprescindibile nel centrocampo di Marino. Raramente delude sotto l'aspetto del rendimento, purtroppo bisticcia spesso con il gol, nonostante le occasioni per timbrare non gli siano mancate. In scadenza di contratto nel giugno 2016, potrebbe partire a gennaio e sarebbe decisamente una brutta perdita.

SAMPIRISI (19 presenze): voto 6,5 - Dopo l'infortunio a Brighenti, Marino lo dirotta a centrale dove lui quasi  mai perde la bussola, dimostrandosi tra i più solidi e i più costanti in una difesa però troppo spesso ballerina. In fase di costante maturazione, può diventare uno dei leader non solo in campo ma anche fuori.

GIACOMELLI (18 presenze, 4 reti): voto 6,5 - Ha iniziato come meglio non si poteva, desideroso di dimostrare quanto ci tenesse a restare in biancorosso. Un girone di andata con molte prestazioni superlative ma anche con la macchia di due rigori sbagliati e con la solita difficoltà ad andare a bersaglio nonostante un promettente inizio.

VITA (9 presenze, 1 rete): voto 6,5 - Anche lui fa parte del gruppo dei "tormentati". Inizia la stagione con un infortunio e un infortunio lo toglie di mezzo dopo la sua gara migliore (con l'Ascoli) in cui fa il suo battesimo del gol in biancorosso. Marino lo attende con impazienza perchè lo considera jolly prezioso da spendere tra centrocampo e attacco

VIGORITO (19 presenze, 25 reti subite): voto 6 - Tra i più continui nel rendimento nella scorsa stagione (ma con davanti una difesa molto più solida) in questo girone di andata, pur risultando sovente tra i migliori in campo, ha avuto diversi passaggi a vuoto e incertezze che in passato non aveva fatto riscontrare. Potrebbe lasciare Vicenza nel prossimo mercato con destinazione Cagliari in uno scambio con Cragno, portiere della nazionale Under 21.

URSO (18 presenze): voto 6 - Sembrava in procinto di partire nel mercato estivo, ma Marino l'ha bloccato dandogli spesso fiducia. Alla fine in tutta la prima parte di campionato è stato tra i più presenti e positivi, in un centrocampo che però ha spesso ha cambiato volto senza mai trovare una precisa identità.

GALANO (18 presenze, 5 reti): voto 6 - Sufficienza risicata per il "Robben della Capitanata" dopo una prima parte di stagione in cui, senza impressionare, ha comunque timbrato 5 volte (secondo marcatore della squadra). Mantenesse questo ritmo potrebbe andare in doppia cifra ma è necessario anche che impari a calarsi nel match per tutti i novanta minuti.

EL HASNI (10 presenze): voto 6 - Le difficoltà difensive in cui si è dibattutto il Vicenza per tutto il girone di andata, con infortuni in serie, gli hanno dato la possibilità di giocare più di quanto fosse facile prevedere. Mezzi fisici notevolissimi, piedi non altrettanto delicati, deve crescere in esperienza

GATTO (20 presenze, 2 reti): voto 5,5 - Il giocatore che a Lanciano ha spesso fatto ammattire le difese avversarie in biancorosso si è visto raramente. Marino volente o nolente gli ha concesso molte occasioni e lui finora non le ha certo sfruttate al meglio. Due gol entrambi giunti su rigore sono decisamente troppo poco.

MANTOVANI (15 presenze): voto 5,5 - Inutile nasconderlo, da lui ci si aspettava molto di più, soprattutto sotto il profilo dell'esperienza e della guida del reparto. Ha tutto un girone di ritorno per rifarsi e per far ricredere chi avanza qualche dubbio sulla sua voglia di essere ancora determinante.

GAGLIARDINI (13 presenze, 1 rete): voto 5,5 - Da tre stagioni gravita in serie B ma non pare ancora un giocatore in grado di incidere nel match. L'età è dalla sua parte ma al momento non ha convinto nè il pubblico biancorosso nè mister Marino che non lo reputa ancora maturo al punto da dargli i gradi da titolare fisso.

LAVERONE (13 presenze): voto 5,5 - Diciamolo, il Laverone dello scorso campionato si è intravisto solo in rare occasioni. Insolitamente nervoso (vedi espulsione con il Pescara) e impreciso, sta forse patendo anche l'arretramento di posizione rispetto a quella in cui Marino lo faceva giocare in passato. E' uno dei punti di riferimento da recuperare per dare una svolta. 

MODIC (11 presenze): voto 5,5 - Marino ha provato più volte a dargli in mano la regia della squadra nel ruolo di play centrale, ma nelle gare in cui è partito titolare non ha mai pienamente convinto. Giocatore ancora acerbo, se non tornerà al Milan per essere girato altrove, dovrà crescere per dare il suo contributo alla causa.

SBRISSA (9 presenze): voto 5,5 - Ceduto al Sassuolo ma rimasto in prestito a Vicenza, non è riuscito ad uscire dall'anonimato, cadendo in una piccola involuzione che può far parte del processo di crescita di un giocatore.Neanche lui riesce a convincere Marino a concedergli un posto fisso nel centrocampo biancorosso. Il Sassuolo lo aspetta in A ma per il momento deve ancora dimostrare di essere da B.

PETTINARI (11 presenze): voto 5 - L'amore con Marino non è mai sbocciato e nella maggior parte delle sue presenze si è visto solo per pochi spiccioli di gara. Destinato a cambiare aria, ma il Pettinari visto a Vicenza non ha convinto nessuno, forse nemmeno lui stesso.

PAZIENZA (6 presenze): senza voto - Problemi fisici in serie e condizione distante dal top. Doveva essere l'acquisto di punta della mediana ma è stato un buco nell'acqua. Potrebbe concludere già nel prossimo mercato di gennaio la sua avventura in biancorosso.

RINAUDO (4 presenze): senza voto - Troppe poche le gare giocate per poterne dare un giudizio, che non sarebbe comunque granchè positivo per quanto visto. Dopo la gara persa in casa con il Novara, Marino non gli concede più neanche un minuto in campo e la sua avventura in biancorosso difficilmente continuerà. 

BRIGHENTI (3 presenze): senza voto - Sicuramente l'oscar della sfortuna spetta a lui, messo fuori causa da un infortunio più unico che raro. Perderlo è stato sicuramente un duro colpo per Marino che ora attende con ansia il suo rientro tanto da battezzarlo come il primo "acqusito" per il girone di ritorno.

PINATO (2 presenze): senza voto - Dopo un interessante precampionato, a parte uno spezzone di partita con il Pescara e una gara da titolare con l'Avellino giocato tra luci e ombre, finisce nel dimenticatoio. Prima della gara con il Cesena si blocca per un brutto infortunio muscolare da cui non ha ancora recuperato. 

POZZI (1 presenza): senza voto - Il voto (3) andrebbe a chi ha deciso di scegliere lui per sostituire Cocco. Oggetto misterioso del girone di andata, convocato appena tre volte e in campo per 26 minuti, molto probabilmente chiuderà la sua avventura a Vicenza come un Possebon o un Ingrao qualsiasi. Peccato...

MARCONE (1 presenza): senza voto - Una sola presenza, peraltro convincente, nella vittoria ad Avellino.

MARINO: voto 6,5 - Chissà se in cuor suo si sta pentendo della decisione di ritornare alla guida del Vicenza, ma soprattutto di non essersi dimesso dopo la cessione di Cocco. Deve fare i conti con una rosa limitata da infortuni e da acquisti infelici e, tutto sommato, per almeno la prima metà dell'andata la squadra fa anche vedere un buon calcio, suffragato anche dai numeri. Purtroppo errori banali in difesa e la scarsa capacità di concretizzare in avanti creano un mix micidiale e i biancorossi si trovano ora a dibattersi in cattive acque. Colpa soprattutto dei troppi pareggi e del cattivo rapporto con il Menti, dove senza timore di smentita, possiamo dire manchino almeno 4 o 5 punti che sarebbero stati senza dubbio meritati e che avrebbero proiettato la squadra in una posizione più consona a quanto dimostrato. Ora attende buone notizie dal mercato anche se i segnali che arrivano non sono confortanti visto che potrebbero partire altre pedine di rilievo (leggere alla voce Cinelli e Raicevic). Non resta che fargli un grosso in bocca al lupo per il prossimo 2016...