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Reggiana-Vicenza: le pagelle di Alberto Belloni

I migliori e i peggiori nel posticipo al Mapei Stadium

VALENTINI 6 : la Reggiana ci prova diverse volte ma non centra mai lo specchio della porta. La botta di Martin Riverola, pure deviata, non gli lascia scampo.


TURI 6,5: una piacevole sorpresa. Tonificato dalla fiducia che gli dà il mister disputa un primo tempo gagliardo nel quale non lesina nemmeno qualche incursione nella metà campo emiliana. Gambe e testa gli reggono anche nella ripresa. Bravo.

CRESCENZI 6: in mezzo piovono palloni aerei che la difesa erica però rintuzza bene. Nella ripresa, quando la squadra si ripiega su sé stessa, soffre ovviamente di più, ma senza errori.

MILESI 6: un argine sicuro, contro il quale Altinier sbatte senza scampo. Spazza via quasi tutto: il quasi arriva su una botta dopo una carambola in area, sulla quale non pare certo colpevole.

GIRAUDO 7: dalla sua parte ha un cliente peperino come Carlini. A volte lo ferma, altre volte soffre. Al 32’ è suo un salvataggio alla disperata sullo stesso Carlini e al 45’ una sua discesa travolgente rischia di mettere in ginocchio gli uomini di La Rosa. Anche nel secondo tempo resta tra i protagonisti. Il migliore tra i biancorossi.

TASSI 5: parte con alcune giocate interessanti ma poi progressivamente si spegne e a metà gara il mister lo fa accomodare per la doccia. Ancora acerbo…

ROMIZI 5,5: canta e porta la croce. Illuminante la sua apertura sulla sinistra al 28’. Quando il Lane lascia il controllo del centrocampo, anche lui va in sofferenza. Poi il mister lo toglie per aumentare la spinta. Che peraltro non si vede…

ALIMI 5: parte col freno a mano tirato e dopo l’erroraccio del 22’ smarrisce anche il senso della posizione. La ripresa è, se possibile, ancora più anonima, macchiata da un cincischio cui deve por rimedio Milesi, un lancio sbilenco all’85’ e, perla finale, un pallone pericolosissimo lasciato in area a Bobb. Bissa così la frutta prova di mercoledì.

DE GIORGIO 6: corre come un matto per tutta la prima parte della gara ma le sue conclusioni (29’ e 34’) sono da dimenticare. Regge ancora bene fino al 75’, poi gli calano fiato lucidità. Suo il pasticcio in area che propizia il gol reggiano e nell’ultima chance al 44’ cerca inutilmente la soluzione personale quando avrebbe Lanini meglio piazzato alle spalle.

COMI 6: riesce ad infastidire sempre la difesa di casa, soprattutto con le sue spezzate. Ha sui piedi al 7’ l’occasione più clamorosa della partita, ma la sua spaccata centra proprio il portiere. Quando esce lui, il Vicenza perde molto.

GIACOMELLI 6: è lui che fa vedere i sorci verdi alla Reggiana, saltando regolarmente l’uomo sulla fascia sinistra. Se il suo piede fosse più centrato il Vicenza chiuderebbe il primo tempo in vantaggio. Colombo la fa uscire e di lì in poi la lascia sinistra diventa un deserto. FERRARI 5,5: sul taccuino del cronista non resta nulla. Significherà pure qualcosa…

LANINI 5,5: evanescente il suo contributo al tentativo di riscossa.

SALIFU 5,5: Colombo lo inserisce per dare sostanza alla zona nevralgica del campo. Purtroppo con risultati minimi.

DI MOLFETTA 5,5: si fa ammirare solo per il pallone buttato al vento nell’ultimo tentativo di affondo biancorosso.

MISTER COLOMBO 5: i ragazzini sulle fasce (38 anni in due) ripagano le sue scelte. Il suo centrocampo, anche con Tassi, continua a soffrire troppo ed è lì che il Vicenza perde la gara. L’allenatore deve assolutamente escogitare qualcosa, perché stavolta non ha scusanti: la Reggiana era in piena crisi eppure ha tenuto il pallone per 60 minuti su 90. Non sempre la Dea Bendata può sanare le magagne. E infatti stavolta perde la partita. Meritatamente.

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