Un brutto Vicenza si salva a un amen dalla fine, Cinelli trova il pari ma è brusca frenata

Nelle intenzioni doveva essere un Vicenza feroce, ma non lo è stato. Contro la Pro Patria, quart'ultima in classifica, che ai biancorossi ha concesso, tra andata e ritorno, la miseria di due punti, la squadra di Lopez è apparsa lontana parente per piglio e intensità, di quel Vicenza visto all'opera nelle ultime gare. Le assenze di Padalino ma soprattutto di Mustacchio hanno pesato. Soprattutto quella dell'esterno offensivo che Sbrissa non è riuscito a compensare, finendo per consegnarsi alla sostituzione dopo un primo tempo anonimo.

Un peccato perchè questo pareggio, conquistato sul filo di lana, pur muovendo la classifica rappresenta un brusco stop per le ambizioni del Vicenza che ora scivola anche al quarto posto, superato dalla Cremonese, vittoriosa sul Lumezzane. Il campionato non finisce certo oggi, però dal punto di vista del morale questo pari rischia di togliere un po' di entusiasmo alla squadra che tra l'altro si trascinerà nella prossima gara con l'Albinoleffe gli strascichi di questa grigia partita con le assenze di TUlli (espulso) e Camisa (ammonito, era in diffida)

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LA CRONACA DEL MATCH

Nei primi quarantacinque minuti si è visto veramente poco. Contro una giovane Pro Patria volenterosa ma piuttosto  sterile i biancorossi non sono riusciti mai ad impensierire Feola, costruendo molto poco. Dall'altra parte qualche problema in più aveva invece Ravaglia che in un paio di circostanze doveva preoccuparsi, in particolare al 41' quando il destro di Tonon dal limite colpiva il palo esterno, uscendo poi sul fondo. Il dinamismo della squadra lombarda, che manteneva una difesa abbastanza alta, metteva in difficoltà il Vicenza che cadeva spesso nella trappola del fuorigioco.
Poco di più riservava la ripresa: al quarto minuto Giacomelli usciva dal suo grigiore (dove tornerà prontamente) per battere da fuori mandando alto sopra sopra la traversa. Al 12' il Vicenza rimaneva in dieci: Tulli unico ammonito nel primo tempo, su una carambola a centrocampo colpiva la palla con la mano, secondo l'insufficiente arbitro Ros volontariamente, e terminava così in anticipo la sua gara con il secondo giallo. Con il Vicenza uno in meno a chiudersi e la Pro Patria in versione "vorrei ma non posso", la partita se possibile si imbruttiva ancora di più e bisognava attendere il 37' per rivedere un tiro verso la porta con il bustocco Moscati che di testa metteva alto. Così, nel nulla più assoluto, arrivava il gol della squadra di casa con una punizione di Calzi che, poco fuori area sul versante di sinistra sparava una rasoiata che finiva dentro sorprendendo Ravaglia. Al secondo dei tre minuti di recupero, quando tutto sembrava perduto, il Vicenza trovava l'insperato pareggio: lunga azione in area avversaria con palla lavorata da Padovan e servita indietro a Cinelli il cui sinistro da fuori coglieva decisamente impreparato Feola per l'uno a uno finale.

IL TABELLINO DEL MATCH

Pro Patria (4-3-3): Feola; Andreoni, Spanò, De Biasi, Mignanelli; Tonon, Calzi, Gabbianelli; Moscati (70′ Chiodini), Mella (78′ Giorno), Siega.
A disposizione: Vavassori, Zaro, Taino, Ghidoli, Casiraghi. All.: Colleoni.

Vicenza (4-2-3-1): Ravaglia; Gentili, Camisa, Murolo, D’Elia (85′ Padovan); Castiglia, Jadid; Sbrissa (46′ Cinelli), Giacomelli (78′ Anaclerio), Tulli; Maritato.
A disposizione: Alfonso, El Hasni, Corticchia, Tiribocchi. All.: Lopez.

Arbitri: Riccardo Ros della sezione di Pordenone, assistenti Boz e Trasarti.

Reti: 85′ Calzi (P), 92' Cinelli (V)

Note: giornata di sole quasi primaverile, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Tulli, Gentili, Anaclerio, Camisa (Vi), Tonon (P). Espulso al 12′ st Tulli per doppia ammonizione. Angoli: 6-4. Recuperi: 0′ pt, 3′ st. Spettatori: 600 circa, con consueta, nutrita presenza di tifosi berici, stimabile in un centinaio di unità