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Il derby triveneto dagli spogliatoi

Emozioni decisamente contrastanti all’interno dei due club

In casa Triestina si respirava aria di crisi, nemmeno troppo dissimulata. Per il Lane un momento esaltante. Partiamo con le voci di sponda alabardata. Parla per primo il direttore, dopo lunghi minuti di attesa; “C’è poco da dire. Potrei soffermarmi sul rigore, che a noi non è apparso chiaro, ma sarebbe inutile dopo una partita così. Chiedo scusa ai nostri tifosi, che ci hanno seguito in trasferta e poi sostenuti con passione. Dobbiamo leccarci le ferite e renderci conto che non c’è stata partita. Non resta che tornare a casa e ricominciare a lavorare, senza guardare la classifica".

Gli ha fatto seguito, dopo un’altra lunga riflessione, mister Pavanel, decisamente rabbuiato e provato dalla disfatta: “Ci siamo trovati troppo presto sul 2-0 e questo ci ha messi KO. Non riesco a rendermi conto di certi alti e bassi, se penso che nelle ultime due partite non avevamo fatto male. In settimana ci eravamo impegnati ma poi non abbiamo messo in campo nemmeno la metà di quello che avevamo preparato. E’ una sconfitta davvero lacerante. Abbiamo subito la fisicità del Vicenza ma comunque non si spiega la prestazione. Loro avevano un piglio da derby, noi no.”

Quando si presenta in sala stampa, invece, Modesto ha un sorriso spaziale (e vorrei vedere il contrario), tanto che non ha nemmeno grandi discorsi da fare.
“Abbiamo disputato un primo tempo di grandissima qualità. I ragazzi devono capire sempre più di possedere mezzi fisici e tecnici davvero strepitosi. Ma non basta ancora: devono impegnarsi per migliorare nei contrasti, nella precisione, nel palleggio e in tanti altri particolari. Nel secondo tempo abbiamo un po’ rallentato il ritmo, anche perché qualcuno cominciava a sentire nelle gambe i postumi dell’ultima partita di Coppa. Ma vi assicuro che il gruppo ha voglia di crescere ancora. La cosa fondamentale che ho visto è il coraggio e la disponibilità ad essere aggressivi n avanti. Se mettiamo tutto questo, senza dubbio può poi uscire la qualità, dote di cui disponiamo in abbondanza. E poi abbiamo tanta gente che può metterla dentro. Abbiamo il primo attacco del girone.”

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