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Vicenza Calcio, De Bortoli: "Come un venditore della Folletto"

Il curatore fallimentare all'uscita dal Menti parte con nella 24ore copia dei contratti dei seggiolini per "proporli a dei professionisti, questo devo fare". E fa chiarezza sulle mensilità pagate e sui tempi dell'asta

Domani c'è la partita a Fano e Nerio De Bortoli sarà presente in curva, come lui ha stesso ha dichiarato oggi mentre usciva dagli uffici di via Schio in maniche di camicia e con una valigetta in mano: 

"Sto andando in tribunale con 10 cartelline voglio trovare 10 professionisti e dargliele, contengono copia del contratto per i seggiolini - ha dichiarato - vado casa per casa, proprio come un venditore della Folletto questo devo fare"

Una battuta, certo, ma che nasconde anche una verità purtroppo amara per il club, anche se il curatore non lo dice espressamente. Se da una parte i vicentini, ultras, tifosi o semplicemente cittadini hanno aderito a tutte le numerose iniziative con donazioni di ogni tipo (una su tutti l'operazione cuore biancorosso che ha raggiunto quota 70mila euro), dall'altra il grande assente è il mondo dell'imprenditoria berica che ancora non sembra aver dimostrato la stessa passione per la maglia biancorossa..

Nel frattempo, dopo il pagamento degli stipendi di settembre e ottobre per i calciatori e dal 18 al 31 gennaio per i dipendenti, come lui stesso ha chiarito, l'altra incognita è sui tempi dell'asta per vendere il club. 

"Ci andiamo quando avremo la C in mano, così è difficile vendere - conclude De Bortoli - quindi spero tra un mese, un mese e mezzo al massimo quando credo si sarà la salvezza matematica"

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