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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ottavia Cestonaro decima al mondo nel salto triplo!

A Budapest la vicentina si è qualificata tra le top10. Sul podio le fuoriclasse, ottava l’altra italiana

Ai mondiali di atletica leggera di Budapest la 28enne vicentina Ottavia Cestonaro nel salto triplo si è piazzata in finale in decima posizione con una misura di 14,05 (14,20 nelle qualificazioni). Un risultato davvero importante, “decima al Mondo!”
A vincere la fuoriclasse venezuelana Yulimar Rojas (15,08 mt all’ultimo salto), seconda l’ucraina Marina Beck-Romanchuk (15 metri) e terza la cubana Leyanis Perez Hernandez (14,96 mt). L’latra italiana Dariya Derkach ha fatto segnare il suo record stagionale con una misura di 14,36 metri.

OTTAVIA CESTONARO SUI SOCIAL: "DECIMA AL MONDO, QUALCHE MESE FA NON CI AVREI CREDUTO"
«È passata qualche ora dalla mia prima finale mondiale e questo mi ha permesso di leccarmi le ferite e recuperare quel pizzico di lucidità necessaria per analizzare quella che è stata, ad oggi, una delle migliori prestazioni della mia carriera». Così Ottavia Cestonaro sui suoi social network all’indomani della gara mondiale.
«Se ad inizio stagione mi avessero parlato di un decimo posto al mondo - prosegue su Instagram -, probabilmente avrei sorriso pensando che sarebbe stato bellissimo ma altrettanto difficile raggiungere tale risultato. Eppure, ora che l’ho raggiunto, sento che ancora mi manca qualcosa. Quel qualcosa che ieri, come molti di voi hanno visto, a fine gara mi ha spezzato la voce e mostrata delusa». 

CESTONARO: "MEGLI ULTIMI TRE ANNI TANTISSIMO LAVORO, RICOMINCIATO DA ZERO!"
E spiega Cestonaro: «Perché nonostante tante persone mi stiano dedicando parole bellissime e vedano solo gli aspetti positivi di questo mondiale, io so quanto lavoro fisico e mentale ho fatto per arrivare fino a qui, quanto coraggio ho avuto 3 anni fa nel buttarmi nel vuoto senza alcuna certezza e ricominciare da zero, quanta strada ho percorso e quanta ancora posso farne». 
«Non mi sono mai vergognata delle mie lacrime, della mia emotività e sensibilità, nonostante venga erroneamente giudicata da alcuni come una debolezza e ieri, come sempre nella mia vita, sono stata vera». 
«Dicono che le persone sensibili abbiano un dono - prosegue nel post Ottavia Cestonaro - : per se stesse, perché hanno caratteristiche fuori dal comune e per chi le circonda, perché sono portatrici di capacità cognitive e competenze emotive che arricchiscono anche gli altri. E come avviene per ogni tesoro prezioso, questo tratto della personalità deve essere ben custodito e gestito con cura». 

CESTONARO: “L'ATLETA CHE E' IN ME PUO' E DEVE ANCORA CRESCERE"
«L’io atleta - continua - si trova a fare i conti con l’io persona ogni giorno della nostra carriera, ma in questi momenti, quando ti trovi a gareggiare con le migliori al mondo, il confronto diventa ancora più importante e decisivo. Non cambierei l’io persona per nulla al mondo, perché so di avere un grande cuore e ogni volta che mi guardo allo specchio sono orgogliosa di ciò che vedo. Ma l’io atleta ha bisogno ancora di qualche lezione per poter vincere il confronto con la mia forte personalità, perché nello sport non vince mai la persona migliore, ma semplicemente l’atleta più forte». 
E conclude l’atleta vicentina: «Il viaggio continua e spero di avervi sempre al mio fianco. GRAZIE!»

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