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Martedì, 30 Aprile 2024
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Hockey pista - L'intervista a Tiago Sousa: "Ho accettato con orgoglio la chiamata del Trissino"

La prima intervista per il campione portoghese e angolano dopo la nomina ad allenatore dei campioni d'Italia e del Mondo. Arriva per la prima volta nella Penisola col desiderio di aiutare il club a rimanere ai vertici del movimento italiano ed internazionale

Tiago Sousa si sta preparando ad affrontare la sua prima annata come allenatore dell’Hockey Trissino: l'entusiasmo è molto e se fosse per lui sarebbe già in pista al pala Dante. Non è facile per nessuno prendere in mano una squadra che ha vinto tutto quello che c’era da vincere, e che vuole provare a confermarsi. Ma il tecnico portoghese si prepara a sbarcare a Trissino proprio con questo obiettivo. Da giocatore ha vinto tantissimo, e adesso punta a costruirsi una carriera da allenatore altrettanto vincente. Tutto l’ambiente bluceleste lo sta aspettando a braccia aperte, e non vede l’ora di iniziare a conoscerlo. 

Tiago, “Bemvindo”. Cosa ti ha spinto a scegliere l’Hockey Trissino rispetto alle altre offerte che avevi ricevuto?

“Negli ultimi anni l'Hockey Trissino si è affermato come una delle migliori squadre d'Europa. E quando hai la possibilità di allenare una squadra composta da ottimi giocatori come questa, non ci sono molti dubbi sulla decisione da prendere. Poi anche il fatto che la filosofia di gioco di questa squadra sia molto simile al mio modo di vedere l’hockey, si è rivelato un fattore determinante nella mia decisione finale”.

Cosa conosci della realtà di Trissino che ti sta aspettando a braccia aperte?

“Diversi anni fa ho incontrato il Trissino quando giocavo nell'Oliveirense. Allora in quella squadra giocavano Carlo Bertinato, Massimo Tataranni, Diego Nicoletti e credo che il portiere fosse Oviedo. Era un'ottima squadra già allora. All'epoca non ho avuto la possibilità di conoscere la città, ma mi ero già accorto che si tratta di un paese con una grande qualità di vita e soprattutto con persone meravigliose. Non vedo l'ora di far parte di questa grande famiglia”.

Tu porti a Trissino tanta esperienza e voglia di emergere. Quale dovrà essere lo spirito della squadra che sta nascendo?

“Lo spirito della squadra della prossima stagione non dovrà essere molto diverso da quello di questa stagione. Sarà una squadra che andrà in ogni pista per vincere, con un hockey offensivo e una costante ricerca della porta avversaria”.

A Trissino troverai un giocatore che conosci bene come Joao Pinto. Ha influito la sua presenza nella tua scelta?

“Senza dubbio. Conosco João da molti anni, avendo condiviso con lui uno spogliatoio al FC Porto e all’União Desportiva Oliveirense, ma soprattutto nella nazionale angolana, dove abbiamo passato molto tempo insieme. È un giocatore con tante qualità e soprattutto è un giocatore con un grande spirito competitivo. È un giocatore abituato a lavorare ai massimi livelli e abituato a vincere. Sono sicuro che sarà una persona molto importante per il mio adattamento a Trissino e al campionato italiano”.

Per chi non ti conosce, come ti descriveresti come allenatore e come uomo fuori dal campo?

“Come persona sono calmo e pacifico. Come allenatore sono molto ambizioso e voglio sempre fare meglio. Amo tutto ciò che riguarda l'hockey su pista, dalla pianificazione, preparazione, allenamento, analisi e gioco. Passo 24 ore al giorno a pensare all'hockey su pista. Adoro il fatto che le mie squadre giochino un hockey offensivo e ad alta pressione”.

Dopo Scudetto ed Eurolega due anni fa, Scudetto, Intercontinentale, Coppa Italia e Supercoppa quest’anno, che idea ti sei fatto di quella che sarà la stagione che attende al varco il tuo Trissino?

“Dopo una stagione ricca di successi, non abbiamo altra scelta che puntare ancora in alto, ma in modo diverso. Sappiamo che le aspettative saranno molto alte, ma lavoreremo ogni giorno per essere all'altezza del recente passato di questa squadra. Il nostro obiettivo per la prossima stagione sarà vincere tutte le partite che dovremo giocare, e per questo sarà molto importante iniziare la stagione consapevoli che il passato non vince le partite. Dovremo ricominciare da capo e affrontare ogni partita come se fosse una finale”.

In città c’è grande attesa per questa stagione. Che aiuto ti aspetti dalla tifoseria, che negli ultimi anni è stata sempre presente e calorosa?

“I nostri tifosi devono essere l'undicesimo giocatore. Il supporto di tutti è fondamentale per poter vivere ancora una volta una stagione ricca di trionfi. Con il supporto di tutti saremo una squadra più forte”.

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