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Tares, appello di Variati: "Cittadini ed imprese non ce la fanno più a pagare"

Con un ordine del giorno relativo all’approvazione del regolamento per la disciplina della Tares, il Consiglio comunale di Vicenza ha impegnato il sindaco Achille Variati a chiederene al parlamento l’abolizione

“Questa amministrazione ha fatto in modo di sviluppare la raccolta differenziata tanto da raggiungere lusinghieri risultati – ha dichiarato il sindaco Achille Variati -, cercando di contenere le tariffe nell’ambito di una logica di rispetto per l’ambiente. In tal senso si è cercato anche di far crescere la cultura e la conoscenza delle tematiche relative al rispetto dell’ambiente attraverso il coinvolgimento innanzitutto dei cittadini più giovani, i bambini e ragazzi che frequentano la scuola". OBIETTIVO 65% RAGGIUNTO

"Nonostante tutto quello che siamo riusciti a fare grazie all’impegno non solo da parte dell’ente locale, ma anche e soprattutto dei cittadini, arriva la Tares, un’imposta che nasce dall’esigenza del controllo dei conti dello Stato e che incide pesantemente ed inevitabilmente su famiglie e imprese in tempi già difficili e senza garantire alcun ulteriore servizio - prosegue Variati - La Tares è un’imposta che è in netta contraddizione con il cammino delle autonomie. Il Comune non ha fatto, come promesso, nessun aumento proprio ed è costretto per legge a confermare le aliquote obbligate dallo Stato – conclude il sindaco -. In tali condizioni mi sembra quindi doveroso impegnarmi a chiede allo Stato l’abolizione della Tares a partire già dall’anno in corso. La Tares impone ai Comuni scelte obbligate accompagnate tra l’altro dal taglio dei trasferimenti e questa è una condizione inaccettabile.”

Oggi il sindaco contatterà il presidente di Anci per fare in modo che una delegazione di sindaci incontri i presidenti di camera e senato per far slittare la tariffa al 2014 e procedere nel 2013 con il vecchio sistema.

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