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Piano mobilità Centro Storico, Confesercenti: "Proposte per regolare negozi e garage adibiti a parcheggi"

Parla l'associazione, prendendo spunto dalle recenti dichiarazioni di Rucco: “Vogliamo difendere le attività commerciali, proteggendo le vie principali da trasformazioni che le potrebbero svilire"

Arrivano da Confersercenti alcuni spunti di riflessione per il Nuovo Piano per il Centro Storico di Vicenza e in particolare sulle problematiche legate ai temi del parcheggio e della progressiva relegazione degli spazi commerciali a garage. Tematiche, queste, evidenziate anche dal Sindaco Francesco Rucco che ha dichiarato: “Obiettivo principale quello di riportare residenti in centro storico. Vogliamo difendere le attività commerciali, proteggendo le vie principali da trasformazioni che le potrebbero svilire, come, ad esempio, la trasformazione di negozi in garage”.

In merito al fenomeno di trasformazione degli spazi commerciali e dei garage in parcheggi, il Delegato alla mobilità di Confesercenti del Veneto Centrale, Stefano Soprana dichiara: “Nel documento presentato dalla Giunta Comunale però, si sottolinea che l'obiettivo non è bloccare la trasformazione, ma localizzarla in aree meno vocate alla funzione commerciale. Pertanto il fenomeno dei garage-parcheggi non si arresterà e continueremo a vedere interi fronti strada dedicati a garage come nei più brutti condomini della periferia degli anni 60 e 70".

Il problema dei parcheggi interessa non solo pendolari e turisti, ma anche i residenti del centro storico, costretti a lasciare la propria vettura in strada, occupando oltre 2.100 posti auto tra parcheggi a strisce gialle e blu. Stando al numero di abbonamenti infatti, i parcheggi residenziali “a noleggio” risultano oltre 650 e quelli a pagamento oltre 1500. "Riteniamo che i posti destinati alla sosta non possano essere confusi con i posti pertinenziali o garage. Se non in via provvisoria, per permetterne la realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali, che stimiamo si possano realizzare in 10 o 15 anni - continua Soprana -  Il vero problema della mobilità e della residenzialità è pertanto trovare gli spazi per le auto, al di fuori delle strade, già intasate. Il Nuovo Piano Urbano per il Centro Storico non può pensare di risolvere il tema segnalando aree del centro non vocate al commercio. Dovrà invece indicare come si potrà favorire il ritorno dei negozi nelle vie a vocazione commerciale, oggi adibite a garage con basculanti che stridono nel tessuto urbano storico” 

LE PROPOSTE

Le proposte di Confesercenti per regolare il fenomeno dei garage-parcheggi vedono al primo posto vietare la trasformazione di negozi in garage, tranne nel caso in cui un piccolo negozio permetta la realizzazione di un androne-portone che dia accesso verso l’interno, quindi non sul fronte strada, ad almeno 8/10 posti auto. In questo modo, gli spazi verrebbero ottimizzati perché a un negozio non equivarrebbe più un singolo posto auto e una vetrina non verrebbe rimpiazzata da un basculante da condominio, ma da un più decoroso portone storico.

"Inoltre - aggiunge l'associazione - si potrebbe prevedere la costruzione di park in edifici storici non di pregio mantenendo le facciate storiche (come in Contrà Cantarane, n 16), così da tutelare il paesaggio urbano, ricco di edifici di immenso valore storico e architettonico. Si potrebbero prevedere inoltre piccoli park meccanici sviluppati in superficie, sempre sfruttando i già esistenti edifici storici. E non parcheggi sotterranei, problematici da realizzare, a causa della ricca falda acquifera e dei reperti archeologici conservati nel sottosuolo della città".

Utile anche la realizzazione di parcheggi pertinenziali per proprietari di locali ampliando gli attuali Park Fogazzaro e Canova o progettarne di nuovi ad esempio Eretenio Campo Marzio.

"Nelle ristrutturazioni delle piazze poi, si potrebbe dare l’opportunità di implementare nel sottosuolo park ad uso residenziale", spiega Confersercenti, concludendo: "Infine, avanziamo una proposta di natura estetica per riqualificare la Zona a Traffico Limitato, per cui i marciapiedi potrebbero venire soppressi per estendere la pavimentazione in lastre di pietra, come in Contrà Cavour e Monte di Pietà. In questo modo la percezione urbana sarà migliore e le auto daranno precedenza ai pedoni".

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