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Federmanager: "Non lavorano, politici in cassa integrazione"

Maurizio Pini, presidente della sezione berica dell'associazione, scrive al presidente del Consiglio: "Noi dirigenti non abbiamo la cassa integrazione, solo il licenziamento. Di 500 mila, ne sono stati licenziati oltre 100 mila"

"Come per le aziende in crisi occupazionale temporanea viene chiesta la cassa integrazione, perché non lo si può fare anche per i due rami del Parlamento, applicando le stesse, identiche regole e disposizioni vigenti? - dichiara Maurizio Pini, presidente della Federmanager di Vicenza, facendo riferimento alla crisi che investe la categoria -Non sarebbe un bel gesto di giustizia sociale e lavorativa? Gli elementi ci sono tutti: poco lavoro, grazie ai tecnici, quindi scarsa attività. È vero, noi dirigenti non abbiamo la cassa integrazione, solo il licenziamento. E infatti, di 500 mila dirigenti in Italia, ne sono stati licenziati oltre 100 mila".

La provocazione è rivolta direttamente dal capoluogo berico al presidente del Consiglio, Mario Monti: "Giorni fa, a causa della terribile situazione dei terremotati in Emilia, il Governo dei professori ha provveduto a un primo stanziamento di 240 milioni. Doveroso, niente da dire, ma mi domando: perché nessun politico, nessun giornalista, nessun "salottiere" dei media - prosegue Pini - Propone il congelamento per due anni, ma basta anche uno, del vitalizio ai parlamentari? È esattamente la stessa cifra: 240 milioni all'anno, e li diamo ai terremotati. Un Dini, un Amato e altri come loro... non è certo una tragedia se per un paio d'anni non ricevono lo spropositato vitalizio di oltre 40 mila euro al mese".

"Caro Monti, nella vicina Svizzera le pensioni hanno un tetto: c'è la minima e c'è la massima. Il ministro Fornero, con la sua intelligenza di professoressa old style, non ha pensato di proporre una riforma dove, se la minima pensione è 500 euro, la massima non potrà esser superiore, per esempio, a dieci volte, cioè 5 mila? - conclude il presidente - Se ci pensa la Svizzera, che non è certamente un Paese antidemocratico e comunista, non ci possiamo pensare anche noi?
Presidente, si impegni a reperire risorse per gli esodati, altrimenti lei e i suoi professori avrete vita dura. Dice sempre che dobbiamo avere fiducia e coraggio: cominci lei a dare esempio di coraggio".

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