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Cis: Provincia e Autostrada impongono i liquidatori, si va in tribunale

Comune, Camera di commercio, Fiera di Vicenza e rappresentanti delle categorie avevano abbandonato l'incontro per protesta. Provincia ed Autostrada ne approfittano per votare la terna

All’assemblea del Cis per individuare i liquidatori passa con un blitz la terna di Provincia e Autostrada dopo che Comune, Camera di commercio, Fiera di Vicenza e rappresentanti delle categorie abbandonano l’incontro per protesta. Il notaio porterà i verbali in tribunale per verificarne la legittimità. CIS: IL COMUNE LO METTE IN MORA

L'individuazione dei liquidatori era infatti all’ordine del giorno dell’assemblea convocata oggi in seguito alla deliberazione di scioglimento della società. “Ci sembrava scontato – dichiara l'assessore alle società partecipate Umberto Lago che rappresentava il Comune in assemblea -, che per la nomina dei liquidatori si seguisse lo stesso criterio adottato per quella del consiglio di amministrazione, cioè un liquidatore indicato da Provincia e A4 Holding, uno da Camera di Commercio e uno dal Comune di Vicenza. Invece abbiamo capito in assemblea che l'intendimento di Provincia e A4 Holding era di nominare due dei tre liquidatori. A quel punto abbiamo messo ai voti una deliberazione per confermare il criterio adottato per il Cda, che è stata accolta non solo dalla Camera di Commercio, ma anche dai rappresentanti di Fiera di Vicenza, Associazione Industriali, Cna, Api e Esac. Ciononostante la delibera non è passata proprio per il voto contrario di Provincia e A4 Holding”.

“A quel punto - continua Lago -, preso atto dell'impasse, il rappresentante di Provincia e A4 Holding ha chiesto del tempo per giungere ad un accordo, anche se è parso subito chiaro che l'obiettivo non era tanto questo quanto quello di permettere ad altri soci, politicamente vicini e chiamati in tutta fretta, di arrivare in assemblea per votare i nomi proposti da Provincia e A4 Holding. Preso atto di questo intendimento, io per il Comune di Vicenza assieme ai rappresentanti di Camera di Commercio, Fiera e categorie economiche abbiamo deciso di abbandonare l'assemblea. Poco dopo è sopraggiunto, di corsa, il rappresentante del Comune di Montecchio Maggiore che ha votato assieme a Provincia e A4 Holding la terna di nomi proposta da questi ultimi”.

Siamo rimasti sconcertati dal comportamento della Provincia e di A4 Holding, guidate peraltro dalla stessa persona, Attilio Schneck, – conclude Lago – perché è stata completamente ignorata la volontà degli altri soci presenti in assemblea, i quali, al di là delle quote sociali, rappresentano importanti istituzioni del territorio. Come per la nomina del Cda, ritenevamo andasse rispettato il pluralismo di rappresentanza, posto che su questa formula convergeva il favore di tutti. Viene da pensare che il Cis venga considerato come un affare interno alla Lega”. Considerati i dubbi sulla legittimità dell'assemblea, il notaio ha annunciato che sottoporrà i verbali al tribunale per l’omologa.

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