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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Aim Mobilità, passa la linea morbida: "Ora tocca ai vertici"

Il sindacato Filt Cgil comunica che i lavoratori di Aim Mobilità hanno votato si all'ipotesi di accordo sottoscritta in Confindustria il 12 ottobre. "Ora tocca al sindaco ed ai vertici fare altrettanto"

I lavoratori di Aim Mobilità hanno votato si all'ipotesi di accordo sottoscritta in Confindustria il 12 ottobre, con 144 sì e 58 no, scegliendo la certezza occupazionale e salariale, pur rimettendoci qualcosa della loro paga. "Hanno scelto il male minore rispetto ai sacrifici proposti dall'azienda che per contenere il passivo di bilancio per oltre tre milioni di euro, in sede di trattativa presso Confindustria Vicenza ha chiesto decurtazioni salariali in busta paga per circa 300 euro a lavoratore" scrive Massimo D'Angelo della Filt Cgil.

"Oggi, nel riconoscere il grande senso di responsabilità dei lavoratori, siamo altrettanto a pretenderlo dalla proprietà e dai vertici aziendali sulle scelte volte ad incrementare il trasporto pubblico per il risanamento definitivo del bilancio. Per questo da subito il Sindaco e il Commissario della Provincia di Vicenza si devono prodigare  per dare reale attuazione alla Società Vicentina Trasporti - prosegue D'Angelo - Solo un'unica azienda provinciale, in un momento in cui il settore é fortemente impoverito dalla scure dei tagli da finanziamenti regionali e nazionali, può far rientrare gli sperperi da spezzatino (11 aziende presenti nella nostra Provincia con contratti di servizio, sovrapposizioni per centinaia di migliaia di chilometri)".

"Mantenere questa impalcatura, mentre chiediamo sacrifici ai singoli lavoratori non é eticamente sostenibile. Bisogna quindi mettere in piedi un unico piano industriale della mobilità, contestualmente ad un unico contratto di secondo livello da applicare a tutti i lavoratori. Solo la solerzia e la celerità di rendere reali questi propositi darebbe ai lavoratori la giustificazione alla risposta referendaria; al contrario avreste preso in giro noi come OO.SS firmatarie ma principalmente i lavoratori cha dal 1 novembre iniziano a versare l'obolo per il risanamento del'azienda" è la conclusione del sindacato.

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