rotate-mobile
Cronaca Malo

Disagi al cantiere Spv-Vallugana, la causa «vede la fine»

A Borgo Berga si è celebrata «una udienza cruciale» durante la quale il giudice Colasanto ha respinto la richiesta dei legali del concessionario che invocavano una perizia esterna. Ora il processo si avvia alla fase terminale: frattanto monta la polemica sulla promessa non mantenuta da Zaia per la fine dei disagi

I processi civili per i disagi lamentati dai residenti del cantiere della Superstrada pedemontana veneta (o Spv come è più nota) a Malo procedono veloci verso la conclusione. Almeno questa è la piega che ha preso ieri 14 maggio in tribunale a Vicenza una delle quattordici cause che sono tutt'ora in itinere. Ovviamente anche se molto simile l'oggetto del contendere, come le tempistiche, variano da procedimento a procedimento perché differenti sono gli oggetti del contendere.

LA NOVITÀ
Da anni i residenti che vivono a ridosso delle aree di lavoro in zona Malo-Vallugana lamentano una serie di disagi (polveri, rumori, stress e altro) che hanno portato gli stessi residenti a rivolgersi alla magistratura sia penale che civile. Per quanto concerne questo ultimo ambito sono parecchi i procedimenti aperti. Ieri al Tribunale di Vicenza si è tenuta una udienza «molto complessa» fa sapere ai microfoni di Vicenzatoday.it l'avvocato della parte attrice Giorgio Destro durante la quale è stato ascoltato il perito degli stessi residenti ossia il consulente ambientale Marina Lecis. I legali del concessionario incaricato dalla Regione Veneto di realizzare l'opera (la italo-spagnola Sis) ossia Antonio D'Agostino e Maurizio Colangelo avevano chiesto al giudice Marcello Colasanto una perizia esterna (in gergo Ctu) tuttavia il magistrato ha ritenuto più che sufficiente la testimonianza della Lecis. La cosa è stata accolta con favore dai residenti (i quali parlano di «importante battaglia vinta rispetto a un processo che si presenta ancora lungo anche se nella causa ora si vede la fine») anche nell'ottica della tempistica del processo.

IL CALENDARIO
La prossima udienza è fissata l'8 aprile del 2022 a mattina alle ore 9,00. Destro tra l'altro fa sapere che anche tra i residenti al di là della valle (si parla dei residenti che a Cornedo zona Palazzina sono interessati al tracciato) cominciano «ad avvertire i rumori del cantiere sotterraneo che passa sotto le loro case». Anche in questo caso gli abitanti si sono costituiti in comitato chiedendo al Comune di vigilare attentamente sul prosieguo dei lavori. Gli abitanti per di più da settimane si dicono perplessi «per l'andirivieni esagerato di camion che non parrebbe giustificare il volume di scavo previsto per la galleria tutt'ora in via di realizzazione».  

IL GOVERNATORE E LA «PAROLA DATA»
Tuttavia le doglianze dei residenti non si placano. «Nonostante i buoni propositi del governatore veneto, il leghista Luca Zaia, i disagi nelle nostre contrade sono tutt'altro  che superati. Con rammarico dobbiamo dire che Zaia non ha mantenuto la parola data nonché la sua promessa» attacca il presidente del comitato locale Andrea Viero che fa riferimento ad una uscita proprio del governatore che risale al 14 aprile.

IL BLITZ DI ARPAV
E c'è di più. Il 13 maggio, anche sulla scorta di queste lamentele, l'Arpav con il supporto della polizia municipale maladense (nel riquadro) ha effettuato una serie di controlli proprio all'interno del cantiere Vallugana. L'ispezione, che ha impegnato parecchi uomini, è durata dalle 11 del mattino alle quattro del pomeriggio. «Al momento - spiegano i residenti - non sappiamo se siano state elevate contravvenzioni».

CONTRIBUTI ALL'OPERA
Ad ogni modo di Spv in questi giorni hanno più volte parlato i media regionali. Molto si è scritto infatti sulla possibilità che l'opera possa beneficiare «di un ulteriore contributo pubblico» legato alle prossime olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Si tratta di una eventualità è assai malvista da Massimo Follesa, portavoce del coordinamento ambientalista Covepa. «Parecchi mesi fa fummo noi ad ammonire la politica regionale e quella nazionale affinché, con la scusa delle Olpipiadi, si desse corpo all'ennesimo aiutino alla Spv» fa sapere l'architetto Follesa il quale alle telecamere di Vicenzatoday.it ha puntualizzato il suo pensiero al riguardo.

Da giorni si parla di un possibile ulteriore contributo pubblico per la Superstrada pedemontana veneta, meglio nota come Spv, l'opera che una volta completata dovrà connettere Spresiano nel Trevigiano a Montecchio Maggiore nel Vicentino. Il contributo potrebbe essere reperito nei fondi statali a sostegno delle olimpiadi invernali di Milano Cortina. Questa eventualità è aspramente criticata da Massimo Follesa, portavoce del Covepa, il coordinamento ambientalista che da anni contesta l'opera nonché il suo iter autorizzativo.

ASCOLTA L'INTERVISTA A GIORGIO DESTRO
ASCOLTA L'INTERVISTA A MASSIMO FOLLESA

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Disagi al cantiere Spv-Vallugana, la causa «vede la fine»

VicenzaToday è in caricamento