"Abbonati alla rivista della Polizia", non cadete nella rete: è una truffa
L'invito dalla Questura berica ai cittadini è di non acconsentire a proposte che non rispettino le procedure previste dai canali ufficiali: "Nel caso in cui abbiate dei dubbi, chiamate il 113!"
Negli ultimi giorni sono arrivate in Questura numerose segnalazioni di persone che vengono contattate telefonicamente da individui i quali, spacciandosi per poliziotti o avvocati, propongono la vendita di abbonamenti a riviste della Polizia di Stato, di Calendari o di gadget vari. Si tratta di una truffa che periodicamente si ripropone.
Dagli Questura berica arriva l'invito a non cadere nella rete: "Ricordiamo che l’unica rivista ufficiale della Polizia di Stato è il mensile Poliziamoderna, il cui abbonamento annuale non viene assolutamente promosso per telefono. La Polizia di Stato e i suoi appartenenti non propongono abbonamenti, né per telefono né di persona, non vendono beni e non chiedono denaro. Mai acconsentire a proposte che non rispettino le procedure previste dai canali ufficiali e, nel caso in cui abbiate dei dubbi, chiamate il 113".
Qualora veniste contattati da questi truffatori, denunciate l'accaduto.