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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Rompe i finestrini di tre auto in sosta, preso dalla polizia mentre rubava all'interno di una Bmw

L'uomo, un 51enne, ha un lungo curriculum criminale, tra spaccate di auto in sosta e furti in abitazione. Dal 2016 aveva il permesso di soggiorno revocato

All’incirca alle ore 4 del mattino di mercoledì, la centrale operativa della questura ha inviato una pattuglia in strada San Giovanni in quanto alcuni residenti avevano sentito un rumore di vetri infranti provenire da un’auto parcheggiata. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato uno straniero intento a frugare all’interno dell’abitacolo di una Bmw nera, e lo hanno bloccato. All’uomo è stato sequestrato il cacciavite con cui aveva infranto il lunotto posteriore dell’auto. Da un esame delle altre auto in sosta, risultavano danneggiate anche una Citroen e una Audi, che presentavano i finestrini distrutti. L’uomo, pertanto, è stato accompagnato in questura per l’identificazione e denunciato per furto aggravato e possesso di arnesi atti allo scasso. Dalle verifiche in seguito effettuate è emerso, inoltre, che il soggetto era irregolare sul territorio nazionale. 

In considerazione dei numerosi precedenti penali e di una  considerevole serie di condanne per fatti analoghi, nei confronti dell’uomo – tale C. R., 51enne algerino – è stata decretata l’espulsione e, di conseguenza, il questore ha emesso nei suoi confronti un ordine di trattenimento presso il centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), dove già nella serata di ieri è stato scortato dagli agenti dell’ufficio immigrazione ai fini del rimpatrio nel Paese d’origine.

A carico di C. R. – in Italia dagli anni ’90, “specializzato” nelle spaccate su auto in sosta e senza fissa dimora – il questore aveva già emesso la misura di prevenzione personale dell’avviso orale, prevista dal codice delle leggi antimafia. Nel 2016 era stato arrestato per un furto perpetrato all’interno di un'abitazione di Caldogno e, a causa di ciò, gli era stato revocato il permesso di soggiorno; quindi, nel 2019 aveva scontato in carcere un cumulo di pene di 1 anno e 6 mesi di reclusione per una serie di furti commessi in abitazioni di Vicenza, ma dopo la carcerazione aveva continuato a delinquere.

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