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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Quattro morti nella tragedia sullo Shisha Pangma, il governo cinese chiude la spedizione: avventura finita per Mario Vielmo

L'alpinista leoniceno si era accorto della pericolosità della spedizione ed è tornato al campo base assieme a l'altro alpinista italiano Sebastiano Valentini. Vielmo: "Sono tutti di corsa.C’è una competizione pazzesca. Come è cambiato questo mondo. Non mi piace più".

Salgono a quattro, dopo il ritrovamento dei corpi di due dispersi - due americane e due sherpa nepalesi - i morti nella tragedia dello Shisha Pangma (8.027 m) in Tibet. Gli alpinisti sono stati travolti sabato mattina da due valanghe. I due distacchi si sono abbattuti sulla via di salita intorno a quota 7.800. Il governo cinese ha chiuso la spedizione e l'accesso alla montagna.

Della spedizione faceva parte anche il leoniceno Mario Vielmo il quale, forte della sua esperienza, dopo due giorni al campo 1 a 6400 metri d'altezza, ha capito che la montagna era impraticabile dopo la forte nevicata prima e la ghiacciata con un forte vento poi. Il nostro alpinista, assieme al collega Sebastiano Valentini, ha quindi deciso di scendere al campo base. Avventura finita per lui in Tibet. Ieri sono stati smontati i campi e domani Mario e Sebastiano tornano verso Tingri. Lo staff di Vielmo, con un post pubblicato sabato su facebook, ha confermato: "Mario e Sebastiano stanno bene e sono rientrati da un paio di ore a campo base".

Vielmo ha riferito che sopra ai 7mila metri si sentivano soffiare i venti in modo spaventoso eppure le previsioni davano solo 15kmh, confidando con amarezza al suo staff: “Sono tutti di corsa.C’è una competizione pazzesca. Come è cambiato questo mondo. Non mi piace più".

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