Polemica "Love toys" nei supermercati: Valeria Benatti sorride, anche per le vendite
La nota conduttrice radio-televisiva, nonchè già autrice di best seller, è stata oggetto di polemiche perchè il suo ultimo libro, con gadget vibrante, vietato ai minori, è in vendita tra libri di cucina e favole per i bimbi
Il Veneto resta, per certi aspetti, ancora quello di Signore e signori, epocale film di Pietro Germi che descriveva il perbenismo sessuale di facciata della borghesia locale negli anni '60. La prova è la recente polemica scoppiata per la presenza negli scaffali dei supermercati, a Vicenza come in tutto il resto d'Italia, di "Love toys", ultima fatica della veronese Valeria Benatti, nota conduttrice radio-televisiva nonchè già autrice di best seller. La pietra dello scandalo è il rossetto vibrante allegato al libro, che ha fatto scattare la fascetta "vietato ai minori". "E sai che cosa orrenda se un minore si trova in mano un oggetto del genere" se la ride lei, che è anche mamma di due splendidi ragazzi.
"Sia il divieto che la polemica mi fanno sorridere - prosegue l'autrice - E non erano assolutamente preventivati. Il libro parla sì di sesso ma lo fa in modo divertente, non volgare e soprattutto "antidepressivo". E ce n'è tanto bisogno, adesso, di un po' di allegria". La storia è quella di Daphne Vibrante, una signora che Benatti ha realmente conosciuto nel corso di una presentazione del suo libro precedente, che, anzichè arrendersi alla prospettiva della chiusura della sua azienda, ne propone la riconversione in una fabbrica di giochi erotici. Ci riesce e salva così il suo posto di lavoro, oltre a regalare momenti di felicità a tante coppie e/o signore.
"Non c'è niente di scandaloso o "sporco" in questo. Quando mia madre ha visto il divieto mi ha "sgridato" - sorride - Ma basta leggerlo per capire che si tratta di una storia positiva, con tutti gli ingredienti giusti: il sesso, certamente, ma anche la crisi economica e una donna. Non per nulla ci ha creduto un editore come Giunti, che pubblica testi scolastici e la Tamaro". E i dati le danno ragione: non solo il libro sta velocemente scalando le classifiche, ma lo stanno recensendo anche all'estero, nonostante non sia ancora stato tradotto, e c'è già una trattativa per farne un film.
