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Cronaca Camisano Vicentino

Claudia, morta a 24 anni in un incidente stradale: il fidanzato che era alla guida patteggia 2 anni 

Nell’incidente, avvenuto il 24 maggio dello scorso anno, la ragazza ha perso la vita dopo lo schianto della Bmw del suo ragazzo contro un muretto di cemento armato. I dubbi sulla sentenza

Un tragico schianto a velocità elevata contro un muretto di cemento armato durante un sorpasso tra auto. Poi il tamponamento e l’uscita di strada di entrambe le vetture, al cui volante c'erano due amici. Purtroppo da una di esse - una Bmw - una ragazza di soli 24 anni non è uscita viva. La ragazza era di Gazzo Padovano in provincia di Padova e si chiamava Claudia Cherobin. Il pauroso incidente che l’ha uccisa è avvenuto verso le 19.30 di domenica 2 maggio in via Rasega a Camisano Vicentino.

Lo scorso venerdì 28 ottobre, alle 10, si è invece celebrato davanti al gup del tribunale di Vicenza il giudizio penale a carico del fidanzato Thomas Schiavo, imputato di omicido stradale, che era alla guida della Bmw. In aula la signora Livia Rosa Cherobin, madre di Claudia, costituita parte civile con l’avvocato Mario Antinucci del Foro di Roma. Il giudice ha accolto il patteggiamento dell’imputato e ha sentenziato la pena di due anni di detenzione con sospensione condizionale. Una sentenza che ha sollevato forti dubbi e perplessità dalla parte offesa.

“La qualificazione del fatto pluriaggravato prevede  una pena edittale compresa tra il minimo di 5 ed il massimo di anni dieci di detenzione”, spiega l’avvocato Antinucci con una nota, aggiungendo: “Al fianco della sigora Livia Rosa Cherobin c’erano diversi amici di famiglia e numerose studentesse universitarie colleghe di studi della povera Claudia, rimaste in aula dall’inizio alla fine dell’udienza, tutti sorpresi non solo della pena mite, ma addirittura di non vedere coinvolto nel giudizio penale l’ente pubblico proprietario della strada teatro del tragico incidente del maggio 2021, dove oggi come in passato i giovani seguitano a sfrecciare con automobili di grossa cilindrata”.

Il travaglio giudiziario della madre di Claudia ora proseguirà con l’udienza fissata a maggio del 2023 dinanzi a un altro gup del tribunale di Vicenza per verificare la posizione dell’altro ragazzo - quello alla guida dell’altra auto coinvolta nello schianto - iscritto nel registro degli indagati per il quale il pm Corno ha formulato la richiesta di archiviazione.

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