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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Lavoratori in nero e immigrati clandestini, sanzioni per decine di migliaia di euro

Sono diversi gli esercizi commerciali finiti sotto al mirino della guardia di finanza di Vicenza

I finanzieri del Ccomando Provinciale di Vicenza proseguono l'attività di contrasto al sommerso da lavoro e all’immigrazione clandestina su tutta la provincia berica, effettuando numerosi accessi presso gli esercizi commerciali della zona.

IL BARBIERE

In tale contesto, nei giorni scorsi, i militari hanno effettuato un controllo in materia di lavoro presso un barbiere a Vicenza, quartiere Sant’Andrea, rilevando la presenza di 2 lavoratori in nero, intenti a tagliare i capelli dei clienti. Peraltro, il controllo ha fatto emergere che gli stessi, di origine brasiliana e albanese, erano sprovvisti di qualsiasi documento valido per la permanenza nello Stato.

In ragione dei riscontri effettuati dai finanzieri vicentini, sono scattate le sanzioni amministrative pari a circa 4.500 euro, nonché la proposta di chiusura dell’esercizio trasmessa all’Ispettorato territoriale del lavoro di Vicenza, competente per le successive incombenze amministrative. Inoltre, la presenza dei soggetti clandestini ha portato alla denuncia degli stessi per il reato di soggiorno irregolare sul territorio dello Stato, nonché del titolare dell’esercizio pubblico, cittadino di origine marocchina, regolarmente residente in Italia, per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione illegale.

IL BAR SULL'ALTOPIANO

Sempre nei giorni scorsi, i militari della tenenza di Asiago, nell’ambito di un controllo nei confronti di un bar effettuato in Gallio, teso a verificare l’adempimento delle disposizioni contemplate dalla normativa tributaria in materia di lavoro dipendente, hanno accertato che 2 soggetti prestavano la loro attività lavorativa all’interno dell’esercizio commerciale in assenza delle preventive comunicazioni di instaurazione del rapporto di lavoro. Peraltro, i successivi accertamenti hanno permesso di rilevare che entrambi i soggetti erano percettori del “reddito di cittadinanza”. I due sono stati segnalati in procura per l’indebita percezione di circa 15.000 euro, perpetrata attraverso le mancate comunicazioni delle variazioni delle rispettive condizioni occupazionali. Inoltre, sono state irrogate sanzioni amministrative al titolare dell’esercizio commerciale per quasi 13.000, con contestuale segnalazione all’Ispettorato del lavoro per i profili di competenza.

LA BIRRERIA 

A Castelgomberto i militari della Compagnia di Arzignano hanno concluso un controllo volto nei confronti di un ristorante/trattoria/birreria nel corso del quale hanno rilevato la presenza di 3 lavoratori completamente in nero. I finanzieri hanno contestato al locale una “maxi-sanzione” prevista (sino 10.800 euro), nonché con la constatazione di ulteriori violazioni alla disciplina lavoristica e la segnalazione all’Ispettorato del Lavoro di Vicenza per la sospensione dell’attività imprenditoriale, avendo riscontrato – anche in questo caso – l’impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro. Il ristoratore, tuttavia, ha evitato la sospensione avendo regolarizzato, per tempo, le posizioni lavorative dei soggetti trovati a prestare la propria attività in nero, provvedendo alla loro assunzione.

IL CENTRO ABBIGLIAMENTO

Il Gruppo di Bassano del Grappa ha concluso un controllo in materia di tutela del lavoro e legislazione sociale con riferimento al personale occupato, nei confronti di un centro di abbigliamento e accessori all’ingrosso operante a Rosà riconducibile a cittadini di origine cinese. L’attività di polizia economico-finanziaria eseguita ha consentito di contestare la presenza di 6 lavoratori in nero, di cui 1 irregolare sul territorio dello Stato italiano, poiché privo del permesso di soggiorno. All’atto dell’accesso, essendo stata rilevata la presenza di personale irregolare in misura superiore al 10% di quello presente sul posto, è stata richiesta e ottenuta, dall’Ispettorato Territoriale del lavoro di Vicenza, la sospensione dell’attività imprenditoriale. Nei confronti del titolare è stata irrogata la sanzione amministrativa pecuniaria di importo complessivo pari ad 13.320 euro. 

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