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Cronaca Arzignano

Il Gruppo Mastrotto si difende: "Contesteremo le Fiamme Gialle"

L'azienda conciaria si difende: i pagamenti "fuori busta" riguardano solo "parte degli straordinari" e sono "prassi diffusa". Le "operazioni estere" solo "per favorire l'internazionalizzazione"

Il Gruppo Mastrotto replica con una nota alle informazioni fornite alla stampa questa mattina dalla Guardia di Finanza di Vicenza, in merito all'operazione "Twin Trust". "Il Gruppo Mastrotto ha fornito ampia collaborazione alla Guardia di Finanza nell'ambito degli accertamenti e non si riconosce nelle cifre che appaiono di un ordine di grandezza sproporzionato rispetto a quanto riferibile al gruppo - si legge nella nota diffusa nel pomeriggio - Il Gruppo Mastrotto ribadisce che tutti i propri dipendenti sono regolarmente assunti e inquadrati e che le irregolarità, ammesse, riguardano la corresponsione fuori busta in passato di parte degli straordinari".

I pagamenti fuori busta ai dipendenti riguarderebbero solo una parte degli straordinari, si apprende dal comunicato: una "prassi diffusa nel territorio cui il Gruppo è stato costretto ad adeguarsi solo per mantenere e acquisire le risorse umane necessarie alla sua crescita, prassi peraltro abbandonata da tempo e sulla quale il Gruppo ha da tempo avviato e sta definendo la regolarizzazione della propria posizione. In ogni caso si segnala che le contestazioni riguardano importi su base annuale assolutamente marginali rispetto al volume d'affari del Gruppo (in media meno dell'1%)".

Riguardo alle "operazioni estere" irregolari contestate dalle Fiamme Gialle, l'azienda conciaria afferma: "Esse sono state effettuate oltre dieci anni orsono ma per motivi assolutamente legittimi, quali favorire la internazionalizzazione e garantire la continuità futura del gruppo. Pertanto a tale riguardo si conferma che nessuna irregolarità e' stata compiuta e si e' fiduciosi che le autorità competenti riconosceranno tale dato di fatto".

"Tuttavia non si può non rimanere colpiti - prosegue ancora la nota - dalla rappresentazione della realtà che è stata fornita dal comunicato stampa della Guardia di Finanza che, cumulando importi riferiti a più periodi d'imposta, rischia di provocare un notevole danno di immagine assolutamente ingiustificato ad una realtà industriale che con gli stessi verificatori ha mostrato, invece, sempre massima disponibilità e collaborazione". Infine si annuncia un ricorso contro la Guardia di Finanza stessa: "In conclusione si sottolinea che nessuna delle irregolarità emerse era finalizzata all'evasione fiscale, tantomeno all'estero, e che le persone coinvolte perciò contesteranno nelle sedi competenti la fondatezza dei rilievi della Guardia di Finanza".

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