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Cronaca Asiago

Vendita di capi contraffatti e ricettazione: denunciate due persone

Nell'ambito dei controlli svolti dai militari della Guardia di finanza sono anche scattate sanzioni per utlizzo di manodopera in nero e vendita di prodotti non sicuri

Le attività investigative condotte dalle Fiamme gialle hanno portato alla denuncia di due persone dedite alla vendita presso la fiera di Asiago, di capi d’abbigliamento contraffatti riportanti noti marchi di alta moda e al conseguente sequestro delle stesse, alla scoperta di 2 lavoratori in nero in un ristorante di Thiene; sequestrata, inoltre, in un negozio allestito per la vendita di prodotti per pc di Bassano del Grappa, merce posta in vendita senza i minimi requisiti di sicurezza.

In particolare, i militari della Tenenza di Asiago, nel corso della fiera organizzata in occasione della festa di San Matteo, patrono della città, hanno eseguito un’attività di polizia economico-finanziaria finalizzata a contrastare fenomeni di contraffazione. Nel corso dell’operazione, i finanzieri hanno individuato un banco ambulante che vendeva magliette contraffatte riconducibili a note marche di case di moda, come Polo Ralph Lauren e Stone Island e, pertanto, sono state sottoposte a sequestro penale oltre 200 capi contraffatti. I due soci della società che hanno allestito il banco ambulante sono stati denunciati alla Procura della Repubblica della Repubblica di Vicenza per i reati di vendita e commercializzazione di prodotti recanti marchi fallaci e ricettazione.

Le Fiamme gialle bassanesi hanno invece scoperto la presenza di due lavoratori in nero all’interno di un bar/ristorante di Thiene e, a seguito di quanto rilevato, sono state irrogate sanzioni amministrative per 6.100 euro, nonché richiesta ed applicata da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Vicenza la sospensione dell’attività imprenditoriale.

Infine, a seguito di un accesso in un negozio specializzato in articoli per informatica e telecomunicazioni di Bassano del Grappa, è stata accertato che il titolare vendeva accessori per pc e radioline ricetrasmittenti destinati al consumatore finale, in violazione delle disposizioni in tema di “etichettatura”. Al titolare dell’esercizio commerciale è stata irrogata la sanzione amministrativa pecuniaria di 1.032 euro.
 

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