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Cronaca

Clandestino molesta una minore, negato lo status di rifugiato: espulso

Uscito dalla casa circondariale di Verona nei giorni scorsi era nuovamente tornato a Vicenza, dove aveva ricominciato a vivere di espedienti

È stato sorpreso in città nel pomeriggio di giovedì da una pattuglia della Polizia di Stato e, alla vista degli agenti, ha accellerato il passo verso via Gorizia, nel tentativo di darsi alla fuga. Raggiunto dai poliziotti, l’uomo – tale T.S., 34enne, cittadino del Togo – sin dai primi accertamenti è risultato avere a proprio carico numerosi e gravissimi precedenti penali.

Dopo essere entrato in Italia nel 2015 da clandestino aveva fatto richiesta di asilo politico alla questura di Vicenza. La domanda però non era stata accolta e nonostante avesse fatto ricorso non aveva mai avuto parere favorevole. Nel frattempo si era rivolto al Servizio di consulenza e accompagnamento per i richiedenti asilo e rifugiati del Comune di Vicenza al fine di ottenere aiuto per la sua pratica che, purtroppo, non poteva essere sanata, soprattutto a causa di un gravissimo episodio criminoso che lo aveva coinvolto: nel mese di maggio di quest’anno, infatti, a Verona, l’uomo era stato arrestato per minaccia aggravata e atti persecutori in quanto, dopo aver pedinato e molestato una ragazzina minorenne, era rimasto appartato nell'abitazione della vittima con l’intenzione di violentarla.

Alla vista delle Forze dell’ordine intervenute a seguito di una disperata richiesta di aiuto effettuata dai genitori della ragazzina al numero di emergenza, si era scagliato con violenza contro la pattuglia cagionando loro ferite guaribili in 55 giorni. Uscito dalla casa circondariale di Verona, nei giorni scorsi il soggetto era nuovamente tornato a Vicenza, dove aveva ricominciato a vivere di espedienti. 

Gli è stato quindi notificato un Ordine di Allontanamento dal territorio nazionale ed il contestuale decreto di trattenimento al Cpr di Macomer, in Sardegna. Di fronte agli operatori dell’immigrazione l’uomo ha dato in escandescenze cercando di opporsi violentemente dal farsi fotosegnalare. Nella tarda serata di giovedì è stato, quindi, allontanato dalla provincia berica, ove avrebbe potuto commettere ulteriori, gravissmi reati, in considerazione della sua pericolosità sociale: scortato sino a Roma in auto e, da qui, in aereo dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione, su ordine del questore, è stato condotto al Centro di permanenza per i Rimpatri di Macomer, dove verrà trattenuto in attesa di essere quanto prima imbarcato su un volo diretto in Togo.

“Questo genere di attività di Polizia di sicurezza a contrasto della immigrazione clandestina sono finalizzate ad evitare che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti stranieri pregiudicati, spesso privi del necessario titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza – ha evidenziato il questore Sartori – Più in generale, l’obiettivo è quello di mantenere il più elevato possibile il livello di legalità nella nostra Provincia, facendo percepire alla cittadinanza la vicinanza delle Istituzioni ai problemi ed alle esigenze da essa ritenuti imprescindibili”.




 

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