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Cronaca

Bomba day: il Comune chiede l'esercito e l'emergenza

Il sindaco di Vicenza Achille Variati ha incontrato ieri a Roma il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Filippo Patroni Griffi a cui ha manifestato alcune richieste in relazione al disinnesco del max ordigno

“Nei giorni scorsi mi trovavo a Roma per affrontare il tema del contrasto della povertà in sede Anci in rapporto con la legge di stabilità – ha spiegato il sindaco Achille Variati -. Mercoledì ho manifestato l'esigenza di parlare dell'ordigno bellico rinvenuto al presidente del consiglio dei ministri Enrico Letta che, essendo impegnato, ha delegato il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei Ministri Filippo Patroni Griffi. Durante l'incontro, che è si svolto ieri alle 17.30 insieme al capo della segreteria tecnica Francesco Rana e al consigliere Possamai, ho posto tre questioni”.

IL BOMBA DAY

Il sindaco prima di tutto ha proposto l'assunzione di responsabilità da parte dello Stato italiano sulle operazioni di disinnesco dell'ordigno bellico: per questo infatti il Comune ha chiesto lo stato di emergenza alla protezione civile nazionale. Ha quindi illustrato la situazione che si è venuta a creare a Vicenza facendo presente che l'ordigno si trova in un terreno dove sono state rinvenute 122 bombe, che la bonifica è ancora in corso con la necessità di concludere queste operazioni prima di intervenire sull'ordigno principale.

“Ho poi mostrato anche la cartografia di Vicenza e Patroni Griffi ha potuto quindi capire la complessità delle operazioni tanto che è apparso evidente che lo Stato se ne dovrà assumere la responsabilità – ha sottolineato il sindaco -. Rimane da chiarire se l'emergenza rientrerà tra i poteri del ministero dell'interno o della protezione civile.” In seconda battuta Variati ha chiesto che venga stanziato un fondo da parte dello Stato perché il Comune di Vicenza e gli altri Comuni coinvolti non potranno essere in grado di sostenere le spese per il disinnesco e l'evacuazione in sicurezza: come termine di confronto ha pertanto citato la somma spesa in occasione dell'evacuazione del 2001 pari a circa 1 miliardo e 400 milioni di lire. “Nonostante siano anni difficili per lo Stato è certo che i Comuni coinvolti non dovranno essere lasciati soli ad affrontare questa emergenza” ha detto il sindaco.

Infine, il sindaco ha chiesto l'intervento dell'esercito per l'attività di presidio della bomba, per questioni di competenza, e per liberare le forze dell'ordine da questa incombenza poiché, altrimenti, per qualche mese sarebbero costrette a sottrarre risorse alle normali attività al servizio della città per dedicarsi alla sorveglianza dell’ordigno. “A distanza di una sola ora dalla fine dell’incontro ho ricevuto una telefonata dalla presidenza del consiglio che mi garantiva che la pratica era già stata avviata – ha riferito con soddisfazione Variati -. Sarà quindi avvisato il prefetto per concordare quanto prima gli aspetti logistici.” Nell'ambito delle operazioni di gestione di questa improvvisa emergenza che ha colpito la città, il Comune sta operando in collaborazione con il Questore che garantisce il coordinamento delle operazioni di sorveglianza dell'ordigno con il supporto di propri uomini e che a sua volta sta agendo in vari modi.

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