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Cronaca

Maxi operazione "Sbanco-mat", sgominata banda di giostrai

Quasi un anno di indagini ha portato i militari di Veneto ed Emilia ad arrestare i membri di un gruppo criminale dedito al furto nei bancomat: ben 21 i colpi messi a segno da settembre 2012 ad aprile del 2013

Maxi operazione dei carabinieri di tutto il Veneto e dell’Emilia Romagna che di concerto, dopo un anno di indagini e di lavoro di "intelligence", sono arrivati a identificare e sgominare una banda di 11 giostrai dedita al furto negli sportelli bancomat: 21 i colpi messi a segno dai ladri nel territorio del NordEst con danni per circa 2milioni di euro ai vari istituti di credito.

SI MACCHIANO I SOLDI DURANTE IL FURTO

LA SVOLTA A MARZO. L’operazione, denominata “Sbanco-mat”, è arrivata ad una svolta a marzo di quest’anno quando i carabinieri di pattuglia sulla A13 notano una targa che ad occhio nudo sembra di fattura artigianale e che al controllo in archivio risulta radiata perché appartenente ad una vettura demolita, montata su una vettura di colore scuro, di grossa cilindrata. La vettura nel frattempo giunge a Pisignano, Ravenna per un colpo alla Cassa di Risparmio. I carabinieri del posto accorrono e, constatata la consumazione del colpo, si adoperano per localizzare i malviventi che vengono rintracciati su vie secondarie tra le province di Ravenna e Ferrara. I delinquenti, braccati, saltano un secondo obiettivo e ritornano in autostrada a tutta velocità: c’è fretta di tornare a Cittadella, dove abita e deve fermarsi il “navigatore” della banda, prima di chiudere l’operazione a Santa Lucia di Piave, Treviso, dove abita, invece,  il capo del gruppo. Al casello di Padova sud i malviventi, speronata un’auto della polstrada, tentano la fuga a piedi attraverso i campi. Il “navigatore”, Daniel R., e i fratelli Erik e Goran M. vengono arrestate. Sfugge invece Joi M., imparentato con i due fratelli, per il quale però è solo questione di tempo.

I GIOSTRAI: COME OPERAVANO. Assicurati alla giustizia 3 dei 4 componenti della banda, le indagini si orientano negli ambienti dei “giostrai”. Dietro ai quattro soggetti individuati, costituenti il “braccio operativo”, si scopre una rete di contatti e di parentele, tutte riconducibili all’ambito dei giostrai di etnia Sinti, che consentono di delineare una vera e propria associazione per delinquere. Alle spalle dei soggetti “operativi”, sono state individuate le persone deputate a fornire supporto logistico, quelle preposte alla fabbricazione di ordigni e strumenti necessari per il compimento dell’illecita attività e quelle incaricate di gestire la conservazione e distribuzione dei proventi degli assalti. Il tutto reso molto saldo dai legami di sangue che ha accentuato l’atteggiamento omertoso all’interno del gruppo. Mente di tutta l’organizzazione è risultato Erik M., “operativo” ed autista del “commando”, capace di impartire disposizioni ai famigliari più vicini per gestire il patrimonio illecitamente accumulato anche dal carcere e che già aveva individuato il modo di impegnare fruttuosamente con investimenti immobiliari.

GLI ARRESTI. 4 in tutto le misure cautelari in carcere e 7 gli obblighi di dimora eseguiti per il “reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti con utilizzo di esplosivo danni sportelli bancomat” . Gli arrestati sono: Goran M. 28 anni residente nel Trevigiano a Santa Lucia in Piave, il fratello Erik M., 30enne; Daniel R., padovano 34enne di San Martino di Lupari e Joi M., imparentato coi due fratteli, 29enne residente a Treviso. Quattro le donne destinatarie dell'obbligo di dimora, per lo più deputate alla custodia del denaro contante: M. S., 24enne di Mareno di Piave, Treviso; C. L., 28enne di Montebelluna, Treviso; L.S., 40enne di Lucca; L.P., 29enne di Santa Lucia in Piave, Treviso. Tre gli uomini destinatari dell'obbligo di dimora: G. R., 54enne di Caerano San Marco, Treviso; M.G. 54enne, di Santa Lucia in Piave, Treviso e I. S. 36enne di Lucca.
 
I COLPI. Ecco l’elenco di tutti gli assalti compiuti dalla banda dal 2012: 8 ottobre 2012 a Piombino Dese tentato furto bancomat Credito cooperativo Trevigiano; 7 gennaio 2013 a Pontelangorino di Codigoro (Ferrara), furto bancomat alla Banca popolare di Ravenna per 18.650 euro; 19 gennaio 2013 ad Anguillara Veneta furto bancomat Unicredit per 17.160 euro; 19 gennaio 2013 a Longastrino di Argenta (Ferrara) furto bancomat Unicredit per 36.160 euro; 28 gennaio 2013 a Bulgarnò (Forlì-Cesena) furto bancomat Banca romagna Cooperativa per 16.570 euro; 28 gen 2013 a Cotignola (Ravenna) furto bancomat Cassa di risparmio di Ravenna per 20.450 euro; 9 febbraio 2013 a Santa Maria di Zevio (Verona) furto bancomat Banca Sella per 8.100 euro; 16 febbraio 2013, Consandolo di Argenta (Ferrara) furto bancomat Cassa di risparmio di Ferrara per 39.790 euro; 16 febbraio 2013 a Forlimpopoli (Forlì-Cesena) furto bancomat Banca popolare di Ancona per 250 euro; 18 febbraio 2013 a Gallo di Poggiorenatico (Ferrara) tentato furto bancomat Cassa di risparmio di Ferrara; 27 febbraio 2013 a San Daniele del Friuli (Udine) furto bancomat Unicredit per 21.100 euro; 28 febbraio 2013 a Sala di Cesenatico (Forlì-Cesena) furto bancomat Credito cooperativo per 19.360 euro; 28 febbraio 2013 a San Pancrazio di Russi (Ravenna) furto bancomat Cassa di risparmio di Ravenna per 12.880 euro; 2 marzo 2013 a Nogarole Rocca (Verona) tentato furto bancomat Banca popolare di Verona; 2 marzo 2013 a Rovereto sul Secchia di Novi di Modena tentato furto bancomat Banca di san Geminiano e san Prospero; 4 marzo 2013 a Sala di Cesenatico (Forlì-Cesena) tentato furto bancomat Credito cooperativo; 4 marzo 2013 a Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena) furto bancomat Banca romagna cooperativa romagna centro e Macerone per 4.900 euro; 4 marzo 2013 ad Alfonsine (Ravenna), furto bancomat Cassa di risparmio di Forlì e della Romagna per 27.690 euro; 16 marzo 2013 a Pisignano di Cervia (Ravenna) furto bancomat della filiale Cassa di risparmio di Ravenna per 14.120 euro.

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