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«Cosa veneta»: la 'ndrangheta tra Veronese e Vicentino nel mirino di Report

La trasmissione di approfondimento di Rai tre accende i riflettori sulla presenza della mafia tra le due province. Dal caso Filippi-Gervasutti al presunto supporto elettorale fornito da alcuni ambienti borderline all'ex presidente di Agsm-Aim Casali, non indagato peraltro, è parecchia la carne al fuoco nella scaletta del programma trasmesso dalla Tv di Stato

Report, il popolare programma di approfondimento giornalistico di Rai tre condotto da Sigfrido Ranucci andrà in onda nella serata di oggi 5 novembre alle 20,50 con una puntata dedicata, tra gli altri argomenti, alla presenza della 'ndrangheta tra Veronese e Vicentino. Più nel dettaglio si tratta di una lunga inchiesta incentrata sul radicamento delle mafie nel Nordest, inchiesta intitolata «Cosa veneta». L'approfondimento porta la firma di Walter Molino e di Andrea Tornago. La troupe di Report infatti ha intervistato l'ex senatore leghista vicentino di Arcugnano Alberto Filippi.

Sul capo di quest'ultimo la procura antimafia di Venezia ha fatto cadere alcune gravissime accuse: tra cui quella di essere il mandante di un grave atto intimidatorio nei confronti dell'ex direttore de Il Giornale di Vicenza Ario Gervasutti, oggi caporedattore de Il Gazzettino di Venezia. Filippi, come si legge in una nota dell'ufficio stampa della Rai diramata ieri, davanti alle telecamere di Report spiega di avere subito da un uomo vicino al pentito di 'ndrangheta Domenico Mercurio «una estorsione che non ha mai denunciato» e di aver pagato 7.500 euro per assicurare tranquillità alla sua famiglia e all'impresa: si tratta di una circostanza della quale aveva parlato anche il Corveneto il 2 novembre nella sua edizione on-line. Peraltro nei verbali desecretati di Mercurio, che Report mostra in esclusiva, «il pentito parla anche del sostegno elettorale che la comunità calabrese avrebbe dato all'ex consigliere regionale ed ex presidente di Agsm-Aim, la multiutilty di Verona e Vicenza, Stefano Casali»: che peraltro non è indagato.

Ad ogni modo gli inviati nell'ambito della loro inchiesta andranno oltre il Vicentino e il Veronese. Poiché parleranno delle «tranquille e produttive province di Padova e Treviso, del distretto vicentino della chimica». Territori in cui «le organizzazioni mafiose si stanno prendendo il Veneto». Un punto di vista che lascia poco alla immaginazione giacché «le inchieste antimafia degli ultimi anni hanno portato alla luce un territorio in cui si è radicata la criminalità organizzata. Nel ricco Nordest infatti «Cosa nostra, 'ndrangheta, casalesi si mescolano, concludono affari, si infiltrano negli appalti, si interessano di voti e di amministrazione pubblica, intrattengono rapporti privilegiati con forze dell'ordine, imprenditoria e massoneria». Ma c'è di più. Gli autori torneranno a occuparsi delle intemerate del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che aveva definito Report «lo schifo dell'Italia» dopo che gli inviati avevano posto al primo cittadini alcune domande scomode.

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