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Interramenti sospetti lungo la Spv, denuncia al Noe

Un video girato nella zona «di Altivole» proprio nel cantiere della Superstrada pedemontana veneta scatena un coro di critiche al vetriolo. Il Covepa e il consigliere Zanoni chiedono l'intervento della Regione che ora ha allertato i carabinieri ambientali

Il video di un interramento sospetto ad opera di alcune maestranze girato «ieri» presso un cantiere della Supestrada pedemontana veneta nel comprensorio asolano in provincia di Treviso fa il giro della rete e provoca l'indignazione degli utenti di Facebook, piattaforma digitale su cui è stato pubblicato ieri 8 gennaio a tarda notte. La vicenda oggi ha scatenato la rezione del consigliere regionale democratico, il trevigiano Andrea Zanoni, il quale ha chiesto spiegazioni alla giunta regionale capitanata dal leghista Luca Zaia. Al contempo anche il trissinese Massimo Follesa (portavoce del Covepa, il coordinamento che da anni contesta la Superstrada pedemontana veneta meglio nota come Spv) ha chiesto «una presa di posizione immediata da parte della Regione Veneto».

Presa di posizione che è giunta fulminea con una nota dattiloscritta di poche righe. Nella quale, in un Italiano un po' stentato per vero, palazzo Balbi precisa: «La Struttura di progetto della Superstrada pedemontana veneta... comunica quanto segue... È pubblicato sul web un filmato dei lavori di Pedemontana, svolti probabilmente nella giornata di ieri, venerdì 8 gennaio, durante la realizzazione e sistemazione delle scarpate con terreno vegetale in comune di Altivole, nel quale pare che vengano interrati materiali non pienamente distinguibili... La Struttura di progetto ha immediatamente richiesto spiegazioni al concessionario e informato le autorità competenti... i Carabinieri del Noe... per gli accertamenti del caso, trasmettendo tutte le notizie e i dati utili in proprio possesso».

La segnalazione della Regione, che de facto costituisce una denuncia a tutti gli effetti, comporterà una serie di accertamenti da parte dei carabinieri ambinetali il cui comando peraltro si trova proprio nella Marca. Su Facebook, oltre ad uno stillicidio di critiche al curaro all'inidirzzo di coloro i quali sono stati immortalati nelle immagini, non sono mancate le voci di coloro che non si sono detti più di tanto scandalizzati per quanto accaduto. Non è da escludersi che l'accaduto possa avere anche ricadute sul piano penale come fa rilevare lo stesso Zanoni peraltro. Frattanto il Covepa chiede che «si attivino controlli capillari lungo tutta l'asta dei cantieri dell'opera» che una volta ultimata dovrebbe connettere Spresiano nel Trevigiano a Montecchio Maggiore nel Vicentino.

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