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Domenica, 28 Aprile 2024
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Affaire Nevi, il caso deflagra dopo le bordate della Cub

Il sindacato di base, che sulle criticità nella gestione interna al Consorzio della polizia municipale del Nordest vicentino aveva inviato un esposto all'Anac, alla Corte dei conti e alla Regione Veneto, bacchetta la politica per i troppi «silenzi» sul caso

«Il caso giudiziario che vede protagonista il direttore del «Consorzio Nevi Polizia locale Nordest Vicentino» Giovanni Scarpellini seguirà il suo corso. E sarà la magistratura a esprimere un giudizio definitivo al riguardo. Al momento occorre rilevare invece il silenzio pressoché totale della politica». È questo l'incipit di una nota al vetriolo diffusa ieri 8 ottobre da Maria Teresa Turetta, segretario veneto del sindacato di base Cub. La vicenda, nota da giorni, è quella dell'inchiesta ormai in fase di giudizio che la Corte dei ha avviato proprio sulle retribuzioni del comandante Scarpellini.

IL PREAMBOLO
Detto in estrema sintesi il comandante, il quale sulla stampa locale si sarebbe detto sul punto di presentare le proprie dimissioni dal comando, avrebbe percepito un emolumento da dirigente del consorzio pur essendo stato inquadrato «come quadro apicale», un livello sì alto, ma non comparabile, anche in termini di stipendio, con quello dirigenziale. Stando alle dichiarazioni dello stesso Scarpellini il consiglio di amministrazione del consorzio nei mesi passati (non è chiaro se all'unanimità o meno) avrebbe manifestato ai comuni dello stesso di rimediare ad una situazione in parte o in toto viziata da una incongruità di fondo.

ARRIVA MICHELUSI: ACQUE INCRESPATE
Quando però a capo del consiglio di amministrazione dello stesso consorzio è giunto il nuovo sindaco di Thiene Gianatonio «Giampi» Michelusi le acque si sarebbero increspate. Il motivo? Lo stesso sindaco avrebbe deciso di non procedere alla ridefinizione dei termini che avevano generato il contenzioso come disposto dal vecchio cda che vedeva tra le figure chiave l'ex sindaco thienese Giovanni Battista Casarotto: che come Michelusi proviene dal centrosinistra peraltro. Al momento non è dato sapere il motivo reale della scelta di Michelusi. Questioni di opportunità? Cautela legata ad esigenze di natura giuridica in ragione degli addebiti mossi a Scarpellini dalla Corte dei conti? Insanabilità del pregresso? Problemi legati al budget del consorzio?

PARTITA DA DECIFRARE
Il quadro non è ancora chiaro. La partita rimane aperta e da decifrare mentre le opposizioni chiedono al primo cittadino thienese lumi sulla situazione. Tra l'altro non è ancora chiaro se i rilievi della magistratura erariale riguardino il solo Scarpellini o se invece riguardino anche il cda o atti attribuibili allo stesso cda ma collocati indietro nel tempo. L'unica cosa che al momento appare certa è che nei confronti dell'attuale primo cittadino thienese non ci sono addebiti di sorta. Peraltro secondo alcune indiscrezioni circolate a Thiene tra Michelusi e il suo predecessore ci sarebbero stati un paio di colloqui in cui il tono non sarebbe stato proprio da educande.

LE FRUSTATE
Ad ogni modo le frustate del sindacato Cub, mentre l'eco delle polemica travalica l'Alto vicentino, cominciano a fare molto rumore. «La politica - scrive Turetta, ormai un fiume in piena che non risparmia alcuno schieramento - sul tema o non ha detto alcunché o si è limitata ad alcuni messaggi criptici come nel caso del sindaco di Fara Vicentino Maria Teresa Sperotto e dell'ex sindaco di Thiene Giovanni Casarotto. Un po' poco visto che le amministrazioni comunali consorziate o convenzionate col Nevi sono tantissime. Questo assordante silenzio, compreso quello dei consiglieri regionali, ci fa molto riflettere: a partire dal fatto - rimarca la segretaria - che nessuno negli anni abbia mai messo in campo l'ipotesi di fare uno screening sulle attività del consorzio. Il che ci rende molto inquieti».

QUESTIONE CENTRALE
Ma perché Turetta è così dura? Da mesi e mesi infatti gira voce tra i palazzi dell'Alto vicentino, che i rilievi nei confronti delle presunte anomalie nella gestione dello stesso consorzio fossero note a tante persone in seno alla galassia dei comuni o tra quelli consorziati o tra quelli convenzionati: sindaci, assessori, consiglieri comunali ex o in carica, la lista di coloro che avrebbero preso visione «del cahier de doléances» nei confronti del consorzio.

GLI ESPOSTI DEL 2016
Ma di che rilievi si tratta? Stando a quanto trapela si tratterebbe di una serie di esposti indirizzati proprio dalla Cub a più soggetti: fra questi all'Anac ossia l'Agenzia nazionale anticorruzione (18 aprile 2016), alla Regione Veneto nella figura del governatore Luca Zaia (17 agosto 2016), alla procura presso la Corte dei conti del Veneto (22 agosto 2016). Di più, stando al sindacato Cub la gestione interna al consorzio sarebbe finita anche nel mirino degli ispettori del Ministero dell'economia nell'ambito degli stessi accertamenti avrebbero pure fatto visita agli uffici del Comune di Thiene.

GLI INTERROGATIVI
I rilievi avrebbero messo nel mirino un possibile danno erariale nonché alcune dinamiche interne, anche nella gestione del personale del Consorzio della polizia locale. Ma quale è il punto di vista dei vertici del consorzio?

Chi scrive ha interpellato direttamente il presidente Michelusi, i componenti del cda Claudio Benincà (assessore alla sicurezza a Monticello conte Otto) e Maria Teresa Sperotto (sindaco di Fara appunto), nonché lo stesso comandante Scarpellini. Dai quattro però, almeno per il momento, non è giunto alcun commento. Un po' diversamente invece starebbero le cose sul fronte politico.

LO SCENARIO
Ad esempio da alcuni giorni il consigliere comunale thienese Giulia Scanavin (gruppo Scanavin sindaco, milita tra le fila della opposizione) avrebbe acceso i suoi fanali sulla vicenda indirizzando in municipio e allo stesso consorzio una corposissima richiesta di accesso agli atti. L'approdo, si vocifera in piazza Ferrarin, potrebbe essere un consiglio comunale straordinario dedicato al caso.

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