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Viale Europa, la tensione rimane alta

Nella città castellana dopo l'aggressione del 10 novembre avvenuta all'interno del condominio del quartiere Madonnetta, i residenti scrivono al sindaco e ai carabinieri per denunciare il persistere di spaccio, degrado e schiamazzi: le persone più fragili «hanno paura di uscire di casa»

«Abbiamo inviato una lettera raccomandata al sindaco di Montecchio Maggiore Gianfranco Trapula e al comando dei carabinieri della nostra città. Speriamo che chi di dovere si prenda carico della nostra situazione». È questo il passaggio fondamentale di una stringatissima nota diramata ieri 19 novembre da alcuni inquilini e condòmini del residence di viale Europa 121 in zona Madonnetta proprio a Montecchio Maggiore. I quali alcuni giorni fa hanno segnalato alle autorità preposte la grave situazione di disagio che affligge lo stabile e il parco vicino. Situazione che è già stata tratteggiata in due servizi di Vicenzatoday.it: uno del 2 giugno e l'altro del 15 novembre.

LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO
La goccia che ha fatto traboccare il vaso riguarda l'appartamento di emergenza assegnato dal Comune di Montecchio Maggiore tramite l'istituto regionale per le case popolari, l'Ater, ad un operaio di mezz'età originario della Valle dell'Agno, affetto da gravi disturbi psichici. L'uomo peraltro ha anche problemi di alcool e di droga, tanto che la sua casa si è trasformata in una sorta «di drug-house» che accoglie «spacciatori e sbandati vari». Nella segnalazione inviata dai residenti al primo cittadino e ai carabinieri si fa presente che gli episodi da codice penale o quanto meno borderline continuano a moltiplicarsi anche pure dopo la pubblicazione da parte di Vicenzatoday.it dell'approfondimento che «a Montecchio e dintorni aveva fatto molto discutere».

LA DOGLIANZA
Venerdì 10, scrivono gli estensori in riferimento a quanto svelato da Vicenzatoday.it,  novembre c'è stato un altro caso di aggressione all'interno dell'appartamento da tempo oggetto del caso fra persone che ormai si erano stabilite lì da almeno un paio di settimane. Tuttavia, scrivono ancora i residenti, dopo i fatti del 10 novembre, la situazione non è cambiata, anzi probabilmente «è peggiorata». In questi giorni, rimarcano gli estensori infatti «ci sono continui traffici» riferibili «a persone poco raccomandabili» fra cui anche «un noto spacciatore» che viene puntualmente ospitato in quella abitazione. Si parla poi di consumo continuo «di stupefacenti» nonché «di schiamazzi» a ruota libera.

PERSONE INTIMORITE
«Ci sono condòmini che non possono vedere più i propri cari e i propri nipotini per timore che possa succedere qualcosa di grave; persone fragili che non possono uscire più dal proprio appartamento per non essere aggrediti. Altri che si fanno ospitare dai propri cari in altre abitazioni». Detto in altri termini spiega un residente del quartiere ai taccuini di Vicernzatoday.it «donne e anziani ossia i più fragili hanno paura di uscire di casa poiché temono di essere aggrediti». C'è poi chi lascia o potrebbe lasciare lo stabile, con la prospettiva che subentrino «altre persone poco raccomandabili». La lettera si chiude con la speranza che chi di dovere si muova per tempo. Lo stabile è composto da un centinaio di uniti abitative di cui una cinquantina fanno riferimento all'Ater: sarebbero cinque gli appartamenti concessi al comune castellano per emergenze socio-abitative. Stando alle voci che filtrano nel quartiere Comune e Ater, pressate dai militari, avrebbero avviato la procedura per far decadere il contratto tra l'inquilino al centro del contendere e le amministrazioni che gli hanno garantito la sistemazione. L'uomo potrebbe quindi accedere ad una struttura ad hoc che si occupi delle sue condizioni psicofisiche così da assisterlo nella maniera dovuta.

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