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Lunedì, 29 Aprile 2024

VIDEO | Zaia: la Spv sarà sostenibile anche sul piano «ambientale»

Il presidente della giunta regionale veneta ha dato conto del suo punto di vista durante l'inaugurazione del penultimo tratto della grande opera che connette il Trevigiano col Vicentino: frattanto il governatore torna a scommettere sul prolungamento verso Trento della Valdastico nord, ora ferma a Piovene Rocchette

La Superstrada pedemontana veneta rimodellerà il modo «di percepire le distanze nel Veneto» e al contempo si pone «come esempio di sostenibilità» sul piano ambientale. Sono questi i concetti che a Malo nel Vicentino, il presidente della giunta regionale veneta, il leghista Luca Zaia, ha voluto ribadire a più riprese durante l'inaugurazione del penultimo tratto della Superstrada pedemontana veneta, grande infrastruttura viaria che una volta ultimata, connetterà Montecchio Maggiore nel Vicentino a Spresiano nel Trevigiano.

Da un punto di vista meramente funzionale quando fra qualche mese sarà aperta la connessione con la Brescia-Padova al casello di Montecchio-Alte la superstrada sarà completa. Non lo è sul piano contrattuale però perché all'appello mancano decine di kilometri di infrastrutture accessorie a partire dalle strade di immissione.

Ad ogni buon conto Zaia, attorniato dai cronisti ha più volte spiegato che la Superstrada pedemontana veneta (meglio nota come Spv), a suo modo di vedere farà scuola in Italia soprattutto per quanto riguarda l'impatto ambientale. In buona sostanza il presidente ha ripetuto un adagio ben noto. Poiché l'infrastruttura corre in gran parte in trincea, questa soluzione, pur a fronte d'un aggravio dei costi, ha permesso di limitare di parecchio l'impatto del traffico sia per quanto riguarda il rumore sia per quanto riguarda l'aspetto paesaggistico. Il governatore peraltro da anni va spiegando come la concertazione avvenuta in fase di pianificazione tra il concessionario privato italo spagnolo Sis incaricato di progettare e realizzare l'opera e il soggetto concedente, ossia la Regione Veneto, ha permesso di mitigare l'impronta ecologica di quella che viene considerata «la più importante opera tra quelle messe a cantiere oggi in Italia»: anche in ragione del fatto che l'efficientamento che la strada apporterà al trasporto regionale permetterà una riduzione «delle emissioni». Detto in breve l'esponente leghista spiega come a suo modo di vedere la superstrada sia sostenibile sia sul piano dei costi ma anche sul piano «ambientale».

Tra i molti dossier aperti che riguardano la Spv c'è quello delle tariffe in carico all'utenza: considerate esose da molti settori dell'opinione pubblica ma pure del ceto produttivo del Nordest. Sempre incalzato dai cronisti Zaia ha spiegato che quando sarà completa l'interconnessione con la A4 Brescia Padova a Montecchio Maggiore, si potrà capire se ci sono margini di manovra «per limare i pedaggi». Di più, Zaia che ha approfittato dell'occasione per dare conto ad una serie di digressioni ad ampio spettro si è pure detto convinto della necessità di proseguire la Valdastico nord da Piovene Rocchette verso il Trentino.

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