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Primo turno di play off domenica a Ravenna. One way: vittoria!

Il pensiero di Alberto Belloni sulla partita che attende i Colella boys

A dirvi tutta la verità a me non è dispiaciuto nemmeno troppo sapere che domenica ci toccherà il Ravenna e non la Samb. Certo, c’è il rammarico di dover rinunciare al turno casalingo, con il corredo di pubblico e relativo incasso al botteghino, tuttavia, visto che la storia recente parla di un Lane migliore in trasferta di quello visto in casa, ben venga il Benelli per il dentro/fuori coi giallorossi.

Gli Spurs

E poco conta pure il dover rinunciare ai due risultati su tre: così non si potranno fare calcoli o sofismi tattici. La partita vista qualche giorno fa tra Aiax e Tottenham, regala qualche spunto di considerazione che può tornare utile. Gli inglesi sono stati presi a sberle per un’ora da un avversario che appariva irraggiungibile, tanto dominava il campo col suo pressing asfissiante e con le sue incursioni micidiali. Gli Spurs, tuttavia, seppur sballottati dalla tempesta, non hanno smesso di essere squadra e dopo un’ora di gioco, non appena gli olandesi hanno avvertito i primi segnali di acido lattico, sono usciti da grande squadra, ribaltando il 2-0 con un’impresa sulla quale, è innegabile, nessuno avrebbe scommesso un penny. Un miracolo frutto di buon gioco ma soprattutto di tenuta atletica e di tenacia caratteriale.

Fisico e testa

Ebbene, scendendo dall’Olimpo del calcio europeo fino ai modesti play off della Terza Serie italica, questi due ultimi sono proprio gli elementi fondamentali sui quali il Vicenza dovrà impostare la sua partita in terra romagnola. Una squadra compassata e attendista, come quella vista troppe volte in questa stagione, avrebbe vita difficile e scarse probabilità di successo. Ma se i biancorossi la metteranno sul piano della corsa e degli zebedei, potrebbero essere i padroni di casa a trovarsi davvero a mal partito. Anche perché il confronto tra i tifosi sugli spalti non è detto debba rivelarsi a favore del Ravenna, visto l’esodo previsto di supporters berici. Occhi da tigre, quindi. Senza buttarsi scriteriatamente in avanti, ma senza attendismi o timidezze. Facendo sentire fin dal primo minuto agli avversari la pressione di una formazione che vuole vincere, senza se e senza ma.

Colella avrà a disposizione l’intera rosa, indice che la preparazione è stata portata avanti in modo corretto, elemento confermato dagli indicatori rilevati dallo staff sanitario. E attorno al gruppo si sta rinsaldando anche l’ambiente, che dopo i legittimi mugugni per lo spettacolo spesso mediocre offerto dal Lane, ha apprezzato gli ultimi successi e non è disposto a rinunciare a giocarsi ora tutte le carte in una over season nella quale, obiettivamente, non si vedono avversari fuori portata.

In attesa che parli il campo,

a tener banco nelle discussioni al Bar Sport c’è stata la finale di Coppa, andata alla Viterbese in un convulso finale di gara. Il Paperon de Paperoni Monza (che già si prepara alla prossima eventuale stagione di C con un budget che sarà più o meno il triplo di quello previsto da Renzo Rosso) incassa la prima delusione e rimanda i sogni di gloria alla lotteria degli spareggi. Il sogno proibito dei tifosi della Nobile è risaputo. Passare qualche turno e alla fine potersi ritrovare di fronte proprio i brianzoli. Il dente è avvelenato. E il buon Marchi, che per il momento ha dovuto rinunciare ad esultare sotto le gradinate del “Rocchi”, annichilito dal “pero” di Atanasov, è atteso dal caldo abbraccio dei supporters vicentini, ansiosi di dare un ulteriore dispiacere a Galliani e al Berlusca. Calcio d’altri tempi. Calcio che fa battere il cuore. Ma per arrivarci, il primo capitolo da scrivere si intitola Ravenna. E non c’è spazio per errori del proto…

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