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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Play out Vicenza, torna mister Zanini: l'opinione di Alberto Belloni

Una decisione targata Moreno Zocchi (visto che l’altro plenipotenziario, Nerio De Bortoli, ne mastica di calcio quanto io di matematica maja), che suona tanto mossa della disperazione ma che non è affatto priva di fondamento

E tuttavia andava provata, perché con Lerda in panchina il copione sembrava già scritto, con tanto di finale tragico. Ridare la guida tecnica a due biancorossi DOC come Zanini e Sterchele, in questo momento è anche un modo per mandare un messaggio ad una tifoseria che stava defilandosi dai colori biancorossi proprio alle soglie di un periodo cruciale nella storia del Lane. Un messaggio che dice: “Facciamo quadrato attorno ai nostri simboli e rimandiamo le polemiche al futuro.”

A tal punto, è probabile che un certo ricompattamento effettivamente ci sarà: sia all’appuntamento di andata al Romeo Menti, sia a quello successivo nella Città dei Morti. Non si tratterà magari dell’esodo riportato dagli annali del 1985 (oltre 5.000 supporter biancorossi a Firenze) o del 1990 (più di 8.000 sportivi berici a Ferrara), ma la squadra avrà comunque dalla sua l’incoraggiamento di una tifoseria che ci è invidiata da quasi tutta l’Italia pallonara.

La “mission impossible” di Nick & Supergino ha scarsissimo tempo su cui contare e un’infinità di problemi sul tappeto. Primo tra tutti quello di raccogliere i cocci dell’Armata Brancaleone, ridando ai giocatori la dignità, il coraggio e l’orgoglio che si sono ingloriosamente persi per strada. Sapendo bene che se a scendere in campo sarà la squadra vista a Bergamo, non c’è trippa per gatti. Che Dio ce la mandi buona…

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