Sin qui, condividono entrambe questa onorificenza con il sorprendente Rimini, il quale però domenica andrà a far visita al Feralpi Salò in un match che potrebbe far perdere la verginità ai romagnoli. Che dire della squadra biancorossa, se non ribadire quanto affermiamo sin dalla prima giornata e nonostante i tre pareggi iniziali (ma lo ricordate che persino a Guidolin appiccicarono l’etichetta di “mister X”?): Colella ha a disposizione un organico attrezzato per cogliere con una certa sicurezza l’area dei play off. E peraltro questo inizio di campionato, pur con le dovute cautele (é bene, ogni tanto, ricordare che sono state disputate appena sei giornate delle trentotto previste), sta alimentando anche la speranza che i biancorossi possano essere qualcosa di più, magari l’outsider che non ammazza il campionato ma a primavera piazza l’allungo giusto per raggiungere il sogno. L’importante, come raccomanda il tecnico, è non pensar mai di essere troppo bravi e restare consci che la strada non solo resterà in salita ma potrà riservare qualche inevitabile scivolone.

Equilibrio, pazienza e fiducia, questi gli ingredienti che la società di Renzo Rosso chiede ai suoi inimitabili tifosi, che anche ieri hanno fornito una commovente prova di affetto, bruciando tutti gli 800 tagliandi disponibili per i supporter ospiti e trasformando lo stadio dei ramarri in un catino ribollente di passione per il Lane.

Il Monza

Ce n’è abbastanza per gustarci stasera come uno zuccherino le gesta degli azzurrini e prepararci ad un altro big match, infrasettimanale, contro il Monza del Cavaliere e di Adriano Galliani. Un po’ del Diavolo stellare a nobilitare un terreno come quello del Menti, che di antica nobiltà ne ha abbastanza per non dover abbassare la testa davanti all’epopea dei mitici olandesi. Ma in campo ci andrà il Monza, non il Milan. Il Monza che ricordiamo ai tempi di Ruben Buriani e del Keegan della Brianza Tosetto. Belle partite allora. Bella partita questa. Ma gli ospiti sono avvertiti: è tornata la legge del Menti!